Xbox e Ford ci parlano di Forza Horizon 3

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Analisi Lettura da 3 minuti

Nei giorni scorsi è andato in scena il Let’s Play, la prima edizione dell’evento romano dedicato ai videogame organizzato da Q-Academy Impresa Sociale in collaborazione con AESVI, situato presso il Guido Reni District. Durante la rassegna si è tenuta una conferenza stampa con protagoniste Xbox e Ford che, cogliendo l’occasione, hanno parlato di Forza Horizon 3, noto titolo automobilistico in esclusiva Microsoft.

Durante la conferenza è stata data notizia che tra le oltre 40 auto Ford presenti nel gioco, la più utilizzata è sicuramente la Mustang. La società automobilistica ha precisato che per loro è molto importante la presenza delle auto all’interno dei videogiochi, così da fornire, anche a chi non avesse la possibilità di comprarle, un’esperienza significativa nel provare le sensazioni che si avvertono guidando realmente macchine di lusso. Gli sviluppatori hanno raccontato invece quella che secondo loro è la parte critica della creazione del videogame: la diversificazione delle automobili. La chiave di un titolo come Forza Horizon 3 è infatti riuscire a differenziare la guida per ogni tipo di autoveicolo, in modo tale da far capire che si stanno pilotando numerosi mezzi differenti che si adeguano alle esigenze del giocatore e del tracciato.

Un’altra parte cruciale dello sviluppo sono le distinzioni a seconda della pista utilizzata, ma i creatori hanno affermato che si sono divertiti e che hanno trovato il lavoro abbastanza semplificato, grazie al potente motore grafico del gioco. Le sensazioni iniziali del team erano ottime, e gli utenti hanno confermato questa tesi. La software house ha inoltre dichiarato di aver ricevuto alcune critiche costruttive inerenti al gioco, che le hanno così permesso di lavorare sulle sbavature rendendo l’esperienza generale ancora più memorabile. Gli sviluppatori hanno poi parlato della sempre più prolifica collaborazione che i piloti professionisti danno ai giochi di auto, ma, contrariamente a quanto si possa pensare, i giudizi di quest’ultimi non vanno a influenzare la progettazione finale, perché questa si basa sui dati esclusivi e fedeli forniti dalle case madri. Ma ricordate, il parere più importante resta assolutamente quello della fan base che, anche questa volta, si è mostrata pienamente soddisfatta del videogame.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.