Al Lucca Comics & Games 2016 abbiamo intervistato Christopher Campbell, Art Lead e Concept Artist per il Champions Team di Riot Games. Chris è al momento coinvolto nel team che si occupa di ideare gli iconici campioni di LoL ed è una delle matite dietro a personaggi quali Bard, Ekko, Tahm Kench, Kindred e il recentissimo Ivern. Cosa avrà risposto alle nostre domande? Buona lettura!
Game Legends: Raccontaci come è iniziata la tua avventura con la Riot e con League of Legends.
Christopher Campbell: Sei anni fa ero appassionato al gioco, ci giocavo già. Lo seguivo attivamente sui forum e ho visto un annuncio di uno degli sviluppatori che chiedeva: “Sei appassionato del gioco? Sai programmare? Mandaci il tuo curriculum.” Io l’ho fatto ed eccomi qui, sei anni dopo. Sei anni e mezzo dopo, faccio parte di Riot.
GL: Come si svolge il tuo lavoro? Ad esempio: la Riot ti manda una bozza di lore, oppure devi inventare in base alle meccaniche del Champion?
CC: Nel momento in cui va inventato un nuovo Campione i membri di tre Team diversi, il Team Design, il Team Narrative (quindi gli scrittori), il Team Art (quindi gli artisti), che chiamiamo DNA, ci riuniamo ed iniziamo a lavorare insieme all’idea del Campione. La prendiamo da vari punti di vista: dal punto di vista appunto narrativo, dal punto di vista artistico, dal punto di vista di sviluppo. Portiamo avanti questa nuova idea di Campione insieme e poi man mano coinvolgiamo altri team, come per esempio altri grafici, animatori, sviluppatori e così via.
GL: Qual è il passaggio cruciale nel tuo lavoro, quello sul quale ti concentri di più? La scelta dello shape, silhouette, dettagli, colorazione?
CC: Non c’è un singolo elemento da cui partiamo che garantisca il successo del Champion o una buona riuscita. Spesso vanno valutati molti elementi e ciascun Champion è unico, quindi ha un qualcosa che lo rende speciale. Molte volte seguiamo un’idea e la portiamo avanti solo per renderci conto, una volta ottenuto il risultato finale, che non funziona e quindi dobbiamo fare dei passi indietro e ripartire da capo. Ad esempio, a volte ci rendiamo conto solo alla fine che una fenice di fuoco non è la scelta migliore per un personaggio; magari lo sarebbe un blocco di ghiaccio, quindi dobbiamo proprio rivoluzionare il concetto.
GL: Ok, qual è stato il Champion con il quale ti sei più divertito durante la realizzazione e quello che ti ha dato invece maggior soddisfazione?
CC: Bard è sicuramente il Champion che mi diverte e che mi ha divertito di più. Non soltanto dal punto di vista del gameplay, ma anche perché è un Champion molto speciale, è veramente magico. Non si conosce bene la sua storia, ha questi personaggi Mippi che lo seguono facendo strani suoni; quindi è un personaggio che sotto molti punti di vista è veramente unico nel suo genere e questo mi diverte molto.
Lo staff di Game Legends ringrazia personalmente l’Art Lead di Riot Games, Christopher Campbell, per questa intervista.