L’ultima edizione del Modena Play ci ha fatto conoscere alcune novità interessanti: fra queste spicca sicuramente Cryptid, titolo di Hal Duncan e Ruth Veevers, localizzato in Italia da PlayaGame Edizioni. Avevamo già accennato qualche informazione in merito nel nostro articolo dedicato alla fiera (che trovate qui, se ve lo siete persi); dopo la prima prova, più che positiva, abbiamo avuto modo di fare diverse partite e avere un’idea più completa del gioco. Cryptid avrà confermato le aspettative? Vediamo.
Il gioco
Per chi ancora non avesse sentito parlare di questo board game, cominciamo con qualche informazione generica. Cryptid è un gioco da tavolo deduttivo per 3 – 5 giocatori (esiste anche una variante ufficiale per 2 giocatori); si tratta di un filler, una partita difficilmente durerà più di mezz’ora/quaranta minuti; tuttavia, nonostante le regole semplicissime, non risulta affatto banale, né facile.
Le meccaniche
Ogni giocatore riveste i panni di un crypto-zoologo alla ricerca del Cryptid, creatura mitologica. Per iniziare, si sceglierà casualmente una carta che indica come effettuare il setup della mappa, quali edifici piazzarci sopra e dove; la mappa è formata da esagoni che rappresentano cinque differenti tipi di terreno (lago, montagna, foresta, palude, deserto), territori di animali e sopra vi sono token in legno rappresentanti menhir e capanne. Sulla mappa, composta sulla base della carta prescelta, solo un esagono corrisponde alla tana del Cryptid.
La carta dice inoltre, sulla base del numero di giocatori, quale indizio assegnare a ognuno di questi, identificato da un numero. Ognuno prende un libretto di indizi fra quelli disponibili e controlla quale indizio gli è stato assegnato, mantenendolo segreto. Gli indizi sono di varie tipologie e abbastanza chiari da comprendere: possono indicare dei tipi di territori in cui si trova la tana (es. Si trova su un lago o una montagna); ancora, possono indicare entro che distanza si trova da un tipo di terreno, edificio o territorio di animale (es. si trova entro due esagoni da un menhir). A turno quindi, ciascun giocatore piazzerà due dei propri cubetti sulla mappa, per indicare che in quei punti, secondo il proprio indizio, non può esservi la tana del Cryptid. Si può ora iniziare la partita.
A turno, a partire dal primo giocatore, ciascun cripto-zoologo avrà a disposizione solo una fra due azioni possibili:
- Interrogare: si sceglie un esagono e si chiede a un avversario (uno solo) se, sulla base del proprio indizio, li si può trovare la tana del Cryptid. In caso di risposta affermativa, colui che è stato interrogato piazzerà un cilindretto del proprio colore, per ricordare a tutti che li, per lui, può esserci la tana; in caso di risposta negativa, egli piazzerà invece un cubetto e il giocatore che ha posto la domanda dovrà, come penalità, piazzare anch’egli un cubetto su un esagono che il proprio indizio esclude come possibile.
- Esplorare: si sceglie un esagono in cui, secondo il proprio indizio, potrebbe esserci la tana. Quindi, a turno, se anche per gli altri giocatori può esserci la tana, questi posizioneranno un cilindro: se per tutti l’esagono designato era una casella possibile, quella è la tana del Cryptid e il giocatore che ha esplorato vince la partita; se un giocatore posiziona invece un cubetto, l’esplorazione finisce immediatamente e si prosegue con il gioco.
Può sembrare banale, ma è importantissimo non mentire o sbagliare quando si viene interrogati: le deduzioni si basano interamente sulle informazioni fornite mediante le interrogazioni e le esplorazioni, per cui è necessario leggere bene il proprio indizio o l’intera partita verrà falsata.
Variante avanzata
Per chi ha già fatto qualche partita può diventare facile capire gli indizi avversari, per questo si può giocare una partita avanzata utilizzando le carte setup col bordo nero. Il gioco si svolge poi nello stesso identico modo, con la differenza che alcuni indizi sono negativi (es. Non si trova entro due esagoni da un menhir). Può sembrare una differenza da poco, ma questo tipo di indizi escludono molta meno mappa all’inizio della partita; inoltre è più difficile capire gli indizi avversari. Ciò può aumentare la durata del gioco e all’inizio si ha la sensazione di brancolare nel buio, tuttavia risulta necessario giocare così dopo tante partite, anche per aumentare il livello di difficoltà.
Variante da 2 giocatori
Abbiamo avuto modo di provare anche la variante per due giocatori. Fondamentalmente cambia poco: ogni giocatore gestisce due colori e conosce due indizi. Quando si viene interrogati bisogna rispondere in questo modo:
- se entrambi gli indizi escludono l’esagono in questione, si sceglie uno dei colori e si posiziona un cubetto;
- se uno degli indizi esclude l’esagono in questione, si posiziona il cubetto del colore corrispondente a tale indizio;
- se entrambi gli indizi qualificano l’esagono come possibile tana, si posizionano i cilindri di entrambi i colori.
Ovviamente, la partita sarà abbastanza facile e veloce con la modalità base, semplicemente perché conoscendo fin dall’inizio due indizi buona parte della mappa viene esclusa immediatamente. In questa modalità è quasi necessario giocare partite avanzate.
Materiali
I materiali sono di buona qualità; rispetto all’edizione inglese uno dei colori dei giocatori è stato modificato per renderlo più visibile sulla mappa e questo è sicuramente positivo. Durante le prime partite si può avere qualche problema col numero di cubetti a disposizione, spesso insufficienti, specie se si interroga sempre lo stesso giocatore o se si impiegano parecchi turni a capire gli indizi avversari. La mappa è chiara e a colpo d’occhio si distinguono subito i vari tipi di terreno, elemento fondamentale per poter rispondere prontamente senza sbagliare.
Considerazioni
Cryptid era uno dei titoli più attesi di questa edizione del Play Modena e le poche copie li disponibili per la vendita sono state immediatamente esaurite. In effetti, si tratta di un gioco semplice ma molto profondo, veloce e adatto sia a neofiti che a giocatori più esperti (basta avere buone doti deduttive), il che giustifica sicuramente l’hype che si era creato a pochi mesi dalla sua uscita ufficiale. La possibilità di giocare in versione avanzata aumenta notevolmente la longevità del titolo che, diversamente, potrebbe diventare molto facile dopo un po’ di partite. Sicuramente bisogna prestare tantissima attenzione a capire bene il proprio indizio e non commettere errori al riguardo quando si viene interrogati, poiché un solo sbaglio rovina completamente il gioco; pur essendo un filler quindi, meglio non giocarlo quando non si vuole prestare troppa attenzione a cosa si sta facendo.
Andare alla ricerca del Cryptid, alla fine, è davvero divertente.