Già dalla sua sua prima apparizione, con il suo reveal trailer mostrato durante la conferenza Sony dello scorso E3 2016, il titolo di Days Gone è stato al centro di diversi dibattiti; primo fra tutti quello che lo accusa di assomigliare un pò troppo al gioco di The Last of Us. Infatti inizialmente, molti lo hanno frainteso per un sequel del pluripremiato gioco dell’anno di Naughty Dog. Ma le due esclusive di casa Sony, come recentemente ribadito dagli sviluppatori di Sony Bend Studios, oltre a quei pochi punti in comune, hanno soprattutto molte differenze tra di loro. Mettiamoli a confronto:
In The Last of Us:
Vestiamo i panni di Joel, un contrabbandiere che vive di illegalità all’interno di una delle ultime aree militarizzate di quarantena del paese. Nel corso del gioco verrà incaricato di scortare Ellie, una ragazza nata dopo lo scoppio dell’epidemia, al di fuori della città di Boston per raggiungere il gruppo di dissidenti delle Luci. Ciò che Joel non sa è che Ellie è probabilmente la chiave per debellare il terribile virus; quello che Joel non può realmente immaginare però è che Ellie diventerà la cosa più importante della sua vita: una nuova ragione per andare avanti.
Il gioco narra di questo viaggio e del legame che si viene a creare tra questa coppia principalmente, il tutto raccontato tramite un avventura dinamica con elementi survival horror. Durante la nostra partita tutto quello che dovremmo fare è di lasciarci trasportare dal corso del gioco, interagendo con i vari elementi che ci impediranno l’avanzamento e uccidendo le creature che ci si pareranno davanti se necessario. Infatti l’approccio migliore per proseguire nel gioco è quello di eliminare i nostri nemici in modalità stealth se proprio necessario, ma preferibilmente evitarli; dato che le armi e munizioni scarseggiano nel corso del gioco. I nemici che incontreremo saranno infettati da un fungo parassita di nome Cordyceps, gli Stalker sono i morti riportati in vita dal fungo che progredendo li trasformerà in Clicker, mostri resi cechi dalla crescita del fungo sul loro viso ma dall’udito affinatissimo. Nel corso del gioco ci troveremmo ad affrontarli singolarmente con armi bianche improvvisate o addirittura a pugni.
In Days Gone:
Vestiremo i panni dell’ex motociclista fuorilegge Deacon St. John, ora cacciatore di taglie vagabondo. In un martoriato scenario vulcanico nel Pacifico nord-occidentale, Deacon sceglie di viaggiare per il paese a bordo della sua motocicletta, piuttosto che vivere in un accampamento “sicuro”; infatti il gioco ci permetterà di muoverci liberamente per la vasta mappa open world.
Da quello che abbiamo visto, sia la moto che le nostre armi potranno essere modificate tramite i rottami che ci procacceremo non senza correre pericoli tra i vari ambienti di gioco. Infatti il mondo attorno a noi pullulerà ormai di orde di Freakers, esseri umani infetti che a seconda dell’ambiente e del meteo in cui li incontreremo ci approcceranno in modo differente. L’interazione con l’ambiente come abbiamo visto dai video gameplay è indispensabile per ostacolarli ed avere la possibilità di uscirne vivi senza rimanere accerchiati. Per difenderci potremmo fare affidamento al nostro mitra che ci permetterà di falciarne un bel pò alla volta se sfruttato per bene. Voi cosa ne pensate dopo aver letto questo articolo? Ancora sicuri che Days Gone sia uguale a The Last of Us?
