Pokemon Rosso e Blu sono stati a rischio uscita

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 2 minuti

Arrivati al 2016 stiamo festeggiando i 20 anni dei Pokemon, una delle serie più amate e conosciute in tutto il mondo, con giochi di carte collezionabili, action figures, peluche, abbigliamento, anime, lungometraggi ed ovviamente videogiochi. I mostriciattoli di Game Freak sono ormai diventati un vero e proprio pensiero culturale, soprattutto in Giappone, ma se oggi possiamo “vantarci” di aver visto nascere questo fenomeno lo dobbiamo anche e soprattutto a Junichi Masuda.

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In una recente intervista, infatti, il dipendente di Game Freak ha spiegato che in un momento dello sviluppo di Pokemon Rosso e Verde (in Giappone uscito al posto del nostrano Blu), quattro computer utilizzati dal team hanno smesso di funzionare, rischiando quindi di mandare tutto all’aria; fortunatamente, però, il nostro Masuda li ha riparati e lo sviluppo è continuato senza problemi:

“Sono felice di aver riparato quei computer ai tempi. Non lo avessi fatto gli originali Rosso e Blu avrebbero rischiato di non uscire mai! È un pensiero inquietante!”

Insomma, se il mondo oggi conosce i Pokemon è anche in gran parte grazie alle conoscenze tecniche di questo grande personaggio! Ricordate invece il contributo dato da Satoru Iwata per la localizzazione dei primi Pokemon e il loro arrivo, quindi, in Europa e USA?

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.