Giacomo Bevilacqua, autore di “A Panda piace” e “Lavennder”, nonché una delle personalità più interessanti del panorama fumettistico italiano degli ultimi anni, è pronto a stupirci con “Attica” una serie manga (avete capito bene) per Sergio Bonelli Editore. Quest’opera si compone di ben sei volumi ed oggi andremo a recensire il primo numero di quest’avventura a fumetti. L’opera è stata scritta da Giacomo Bevilacqua durante il suo viaggio in Giappone nel 2016 con l’intento di creare un manga prettamente italiano; solo un anno dopo, però, l’autore iniziò a lavorarci ufficialmente e dopo ben due anni di duro impegno nei confronti di disegni, scrittura e sceneggiatura, Attica è ora finalmente pronto a stupire il pubblico italiano. Il primo volume è disponibile in tutte le fumetterie d’Italia in un formato classico da manga, ovvero il 13 x 18.
Trama
Attica (erede dell’antica Atene) è la città ideale, un vero e proprio paradiso agognato da tutti. La città di Attica è circondata da enormi mura che la isolano completamente dal mondo esterno, inoltre tutti gli ingressi che portano alla città sono monitorati giorno e notte. A capo di Attica c’è Ino, un politico che sotto la maschera di uomo per bene nasconde il suo vero volto da tiranno. La popolazione mondiale fuori le mura di Attica si divide in due gruppi, il primo crede che Ino sia un vero e proprio benefattore visto che è riuscito a creare la società perfetta, mentre il resto della popolazione cercherà in tutti i modi di metterlo in discussione smascherando le sue reali intenzioni. Poter vivere nella “città paradiso” di Attica è anche il sogno di Kat, una giovane investigatrice, che vive lontana da una società che non la rispecchia. Durante delle indagini, Kat si trova coinvolta in alcune losche vicende che la porteranno a fare la conoscenza di Aiden, un ragazzo esperto di arti marziali. Di questo giovane non sappiamo molto, ma grazie ad alcuni flashback sparsi qua e là all’interno di questo primo volume possiamo intuire che il suo passato sia fortemente legato alla città di Attica.
Un volume da non perdere
Attica è un successo su tutti i fronti ad iniziare dalla trama, convincente e bene studiata, che cattura lo spettatore sin dalle prime battute e lo proietta in una realtà che non si discosta cosi tanto dalla nostra, dove problematiche e dinamiche sociali sono concrete e profonde esattamente tanto quanto quelle reali. Giacomo Bevilacqua è riuscito ad adattare perfettamente i suoi disegni, che si discostano molto dai lavori più classici targati Bonelli. Ciò che salta subito all’occhio è come il fumettista italiano si sia trovato a suo agio nel processo di creazione dell’opera, tanto da aver voluto “giocare” con i volti e le espressioni dei suoi personaggi proprio come nei fumetti manga più classici. Una nota di merito merita di essere conferita anche alle scene d’azione e ai vari combattimenti che, per alcuni versi, ricordano molto da vicino quelli visti nella primissima serie dei Power Rangers, solo in una versione leggermente più reale. In definitiva, Attica di Giacomo Bevilacqua è un manga del tutto inedito, un perfetto mix di azione, mitologia e cospirazioni. La trama, mai scontata e banale, riesce a catturare sin da subito il lettore proiettandolo in una realtà che, tutto sommato, non si discosta cosi tanto dalla nostra.