[SPOILER] La verità su Metal Gear Solid V: The Phantom Pain

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor News Lettura da 2 minuti

SPOILER DI SEGUITO: se non avete giocato o non avete ancora terminato Metal Gear Solid V: The Phantom Pain vi invitiamo a non continuare la lettura di questa news, dato che contiene degli spoiler massicci sulla trama.

metal gear solid V the phantom pain

Come sapete, una delle parti più chiacchierate e che maggiormente hanno fatto storcere il naso ai fan del brand è stata la trama, come l’episodio mancante, il finale e così via. A rivelare sconvolgenti informazioni sulla storia è stato niente meno che l’autore del romanzo del gioco Kanji Yano, che ai microfoni di Famitsu (la rivista giapponese). Con le sue parole non solo fa chiarezza riguardo alla fine del gioco, ma rivela alcuni particolari determinanti e curiosi allo stesso tempo. Che lo show abbia inizio!

Metal-Gear-Solid-V-The-Phantom-Pain_Kojima

La verità è questa: lo scrittore spiega che all’inizio Ishamel non era Big Boss, ma in realtà si trattava di Huey Emmerich sotto copertura (in missione contro i Diamond Dogs). Invece il caro vecchio Snake era in realtà Ahab. Vi riportiamo di seguito alcune delle parole di Yano:

“A dirvi la verità, Mr Kojima mi aveva già detto nel 2011 le sue idee su Metal Gear Solid V. A quel punto, tutti i temi erano già chiari nella sua mente: il dolore fantasma, i parassiti delle corde vocali, razza e vendetta, ed ovviamente anche Moby Dick”

“Ma, a quel punto, Ishamel era Huey. Snake era Ahab e i Diamond Dogs erano in lotta con l’America. Huey stava dalla parte dell’America, e la storia doveva essere narrata da lui, dal punto di vista che l’America ha della giustizia. Il motivo per cui il ruolo di Ishamel sia passato da Huey a Big Boss sarà rivelato più avanti.”

Insomma un intreccio intricato, degno della saga. Vi invitiamo a commentare in fondo alla pagina o sotto alla notizia sulla pagina facebook, ma vi preghiamo di non spoilerare accidentalmente!

Condividi l'articolo
Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.