Phil Spencer: “la clausola di parità non c’è più”

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 2 minuti

Xbox One boot

All’inizio di questa generazione di console, i titoli indie si sono concentrati soprattutto su PS4 e il motivo va ricercato nella tanto discussa clausola di parità.

Phil Spencer si è espresso in merito a questa clausola rivelando che non sarebbe più in vigore.

 

Penso che la clausola di parità sia morta. C’è questa idea che viene chiamata clausola di parità ma in realtà non c’è alcuna clausola. Negli ultimi quattro o cinque mesi siamo stati molto chiari e trasparenti riguardo al nostro modo di lavorare. Se c’è uno sviluppatore che sta creando un gioco e non è in grado di farlo per entrambe le piattaforme non c’è problema, accettiamo release scaglionate. Lo abbiamo fatto in passato e lavoreremo con loro su questo.”

Se un’altra piattaforma dovesse stringere un accordo per la creazione di una versione esclusiva non permettendo alla software house di pubblicare su altre piattaforme per un anno quando il gioco uscirà un anno dopo lavoriamo insieme per rendere il gioco speciale in qualche modo. Le persone si lamentano di questo ma se hai fatto un accordo con un’altra compagnia e sei stato pagato sono felice e possiamo stingere lo stesso tipo di accordo. Sarà meglio per te in realtà dato che le persone non vogliono lo stesso gioco vecchio di un anno ma vogliono qualcosa di nuovo“.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.