Arrivano i test anti doping anche negli eSport?

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 1 minuti

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Una fonte vicina all’ESL ha rivelato che l’ente che gestisce il mondo degli eSport è intenzionata ad accogliere una politica che permetta il controllo dello stato dei professionisti con un test anti doping.

Dopo che il campione di Counter-StrikeKory “Semphis” Friesen, ha ammesso che durante i tornei ‘tutti’ utilizzano l’Adderall, un’anfetamina capace di stimolare la concentrazione dell’individuo che la assume, l’ESL ha contattato l’Agenzia Mondiale Anti Doping e L’Agenzia Nazionale Anti Doping per discutere della possibilità di sottoporre i giocatori ad un test delle urine capace di identificare diverse sostanze oltre all’Adderall: marijuana, cocaina e MDMA. Lo stesso ESL ha confermato che al momento sono in corso riunioni con le quali l’organizzazione spera di risolvere il problema delle droghe nel mondo degli eSport.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.