Per Yoshida Oculus Rift e Project Morpheus possono coesistere

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 2 minuti

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Sono frasi alquanto bizzarre quelle di Shuhei Yoshida, presidente della Sony Worldwide Studios. Ha infatti parlato del dualismo che si trova nell’ambito realtà virtuale, fra la già assodata tecnologia Oculus Rift e Project Morpheus della Sony.

“Come qualsiasi cosa in questo ambito, una volta che qualcuno realizza un’idea questa diventa di pubblico dominio. Gli ingegneri, quando si accorgono che un’altra persona è riuscita a fare qualcosa, elevano subito la loro prospettiva e cercano di spingersi oltre. A questo punto dello sviluppo ci stiamo aiutando vicendevolmente nel tentare di trovare soluzione a un sacco di problemi di cui proviamo a venire a capo. Sebbene non lavoriamo gli uni con gli altri direttamente, ci aiutiamo quando annunciamo qualcosa o mostriamo la bozza di un concept o pubblichiamo qualche documento – o altre cose di questo genere. Molte persone stanno già creando molti giochi per PC sfruttando Oculus. Sono persone che stanno quasi collaborando nel costruire un prototipo per Project Morpheus”.

Ha continuato poi: “Il fatto di avere giocatori da soddisfare sia su PC che su PS4 convince i developer che investire su Morpheus sia un po’ meno rischioso, questo secondo me. Anche se i gli sviluppatori indie sono persone molto appassionate che lo farebbero solo per il gusto di farlo, mostrare loro che ci sono due diverse piattaforme sulle quali potrebbero rilasciare il loro gioco riduce il rischio che corrono nello svilupparlo. Ecco, questa è un’altra area in cui ci aiutiamo gli uni con gli altri, anziché competere”.

Secondo voi è una possibilità o magari sono solo parole che lasciano il tempo che trovano?

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.