Sakamoto e il futuro di Metroid

Damiano "Xenom" Pauciullo
Di Damiano "Xenom" Pauciullo News Lettura da 2 minuti

Yoshio Sakamoto, intervistato da CVG, ha parlato del suo futuro in ambito videoludico e indirettamente di quello di una delle saghe a cui lui stesso a spesso partecipato, quella di Metroid, con ad esempio l’ultimo capitolo da lui curato, ovvero Metroid: Other M per Wii.

Metroid-Other-M

L’ultimo lavoro di Sakamoto è, in generale, il nuovo simulatore di vita Tomodachi Life e così alla domanda se e quando avrebbe nuovamente collaborato per lo sviluppo di giochi più “tradizionali”, Yoshio ha così risposto:

“Ancora non ne sono sicuro. Ci sono molte serie del passato alla quale potrei lavorare, ma quello che preferirei fare è introdurre nuovi metodi di intrattenimento e di divertimento in queste vecchie saghe. Questo potrebbe anche non essere direttamente collegato, ma magari un gioco come Tomodachi Life avvicinerà al mondo videoludico nuovi acquirenti che poi potrebbero interessarsi a giochi più convenzionali. E’ una sfida per me stesso.”

Lo ritroveremo quindi al lavoro su un nuovo Metroid? E quel suo “introdurre nuovi metodi di intrattenimento e divertimento” potrebbe portare a novità in saghe che non ci aspetteremmo? D’altronde già con Metroid: Other M si è intrapresa una strada molto più cinematografica, con una storia più profonda e una Samus con sentimenti umani come non l’avevamo mai vista. Solo il tempo (e delle notizie ufficiali) ce lo diranno.

 

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Videogiocatore da quando aveva 3 anni grazie ad un bel GameBoy rosso fiammante, si chiede ancora come facesse a quell'età a completare i giochi. Predilige i platform (soprattutto se come protagonista hanno un idraulico baffuto) e i giochi d'avventura (ma solo se il personaggio ha una tunica verde); diciamo che quel 23 settembre del 1889 avevano previsto la sua nascita, fondando quindi la Nintendo.