Ho giocato a Spelunky e mi è partito un embolo

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 4 minuti

E’ vero. Il giocare ai videogiochi violenti rende aggressivo il giocatore. Purtroppo è impossibile negarlo.

Cosa è che mi spinge a espormi così tanto?  Questo. Spelunky.

Spelunky

Tutto parte dai cazzo di saldi autunnali di steam, i quali, mi scontano il gioco del 50 % (aka 6.99 €). Nonostante stessi risparmiando, colgo l’offerta al volo e investo parte della mia liquidità nel prodotto di mossmouth.

Installazione (poca robba), joypad e via. E quì che iniziano i problemi.

In cosa consiste banalmente Spelunky? La ricetta è banale: siete una versione stilizzata di Indiana Jones, il quale si reca in un dungeon per poter mettere le mani sulla fantomatica Città dell’Oro. A livello meramente tecnico, ci troviamo di fronte ad un classico platform a livelli, i quali vengono generati casualmente a ogni inizio partita. Tali livelli hanno le sembianze di dungeon, costellati di nemici, trappole e ma anche negozianti, pronti a venderci svariati gingilli tecnologici in cambio di oro e gemme, e che ci permetteranno di avanzare più agevolmente nella nostra esplorazione. Durante il tragitto, incontreremo anche dolci donzelle e idoli d’oro da portare in salvo, tutto, utilizzando anche gli strumenti base che ci vengono fornite all’inizio di una partita, cioè le bombe, utili per poter accedere a parti di dungeon altrimenti inaccessibili, e le funi, le quali permetterano di arrampicarci su rupi inarrivabili con un semplice salto.

 

Spelunky = Rabbia repressa

Perchè allora questo innocentissimo platform sarebbe la causa delle ultime 2 guerre mondiali? Semplicemente perchè i programmatori hanno ben pensato di rendere la vita impossibile al povero player: il gioco inizia con 4 vite, e qualunque cosa voi facciate, rischiate di perderne una; basta un salto mal calibrato, una caduta eccessiva, l’avere messo un piede sull’attivatore di una trappola o l’aver aperto una sacca contenente la più insulsa delle serpi, e ve ne andrete irrimediabilmente all’altro mondo, con la conseguenza di dover ricominciare tutto da capo, tutto dal primo livello (ovviamente generato diversamente da quello giocato nella partita appena terminata). Vi capiterà, quindi, di effettuare una serie di livelli a regola d’arte, guadagnando sfavillanti strumenti e diversi nuovi cuori (salvando le tanto impassibili damigelle) come se giocaste da tutta la vita, per poi, non notare una trappola ben piazzata, e perdere tutte le vite in un secondo.

Spelunky

Il mio consiglio è quello di dotarvi in anticipo di almeno 3 o 4 joypad di riserva, perchè tanto, li spaccherete sul tavolo o addosso al muro più vicino. Garantito. Si perchè comunque, nonostante la rabbia, continuerete a giocare e a scendere sempre di più nel dungeon, per poter battere voi stessi e poter visionare con i vostri occhi nuove situazioni e nuovi ambiente, i quali, vi porteranno altra collera nel momento in cui morirete inaspettatamente.

Ergo, compratelo e giocatelo.

NB. Spelunky è disponibile per pc, su Steam e Gog.com, e su console, tramite Xbox Live e PSN (anche per PSVita)

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.