Il genere delle visual novel non è sicuramente uno dei più popolari e seguiti all’interno dell’industria videoludica, ma è riuscita nel tempo a crearsi un proprio ed unico pubblico in questa particolare forma di espressione. Gli utenti hanno via via iniziato a cercare esperienze sempre diverse esperienze da leggere sia per tipologia di racconto, sia nel grado d’interattività, ed è per questo che è iniziata una suddivisione in sottogeneri. In particolare quello dell’otome si è rilevato uno dei più popolari e con una nicchia ben definita, anche grazie alle esperienze offerte dal publisher Askys Games e la sezione Otomate del team di sviluppo di Idea Factory. La loro ultima fatica è proprio in analisi in questa recensione, quel Variable Barricade che è previsto per uscire su Nintendo Switch il 24 febbraio 2022. Una commedia romantica con una giovane protagonista e quattro possibili interessi amorosi, il tutto inserito in un Giappone moderno. Uscito originalmente come esclusiva PlayStation Vita nel 2018, questo titolo approda finalmente in occidente con i suoi strani ma simpatici personaggi.
Soldi o amore?
Opere del genere puntano quasi interamente la propria attrattiva nel comparto narrativo, e non è nostra intenzione rovinare la sorpresa ai lettori possibilmente interessati. Il nostro obbiettivo è quello di spiegare in breve l’incipit della storia, senza cadere in inutili e pesanti spoiler delle vicende. Variable Barricade racconta la storia Hibari Tojo, una giovane ragazza di diciassette anni parte di una ricca e importante famiglia del Giappone. La sua vita sembra solitaria e monotona, questo almeno fino a quando il primo giorno di rientro a scuola succede qualcosa all’infuori del normale. Quattro bei ragazzi si presentano a lei e, senza nemmeno conoscerla, dichiarando il proprio amore. Da qui inizia una serie di disavventure di circa venti ore, che includono una moltitudine di personaggi, stereotipi di vario tipo, molteplici battute e situazioni quotidiane e fuori dal normale.
In questa recensione abbiamo analizzato come la sceneggiatura di Variable Barricade riesca a sorprendere in più di qualche punto. Il director e sceneggiatore Shinobu Iwata ha creato non solo dinamiche che portano più volte a un sorriso da parte dell’utente, ma anche qualche piccolo colpo di scena ben orchestrato. L’intero gioco non fa però a meno di mostrare stereotipi di diverso genere, oltre a diventare fin troppo prevedibile in alcune situazioni. L’intrattenimento riesce comunque a funzionare molto bene interessando anche i meno accaniti del genere, questo grazie anche ai personaggi dalla facile lettura e a un linguaggio semplice e diretto.
Alcune soluzioni dello scrittore possano lasciare sicuramente interdetti, ma in qualche modo vanno ad aumentare il contesto surreale dell’intero gioco. Insomma, con qualche piccola sorpresa i ragazzi di Otomate offrano un racconto dai toni leggeri, semplice e senza mai scendere in toni estremamente volgari. Ovviamente la scrittura presenta qualche imperfezione con alcuni momenti in cui tende a ripetere certi concetti o gag che ricompaiono fin troppo spesso, ma lascia comunque quella curiosità che manda avanti l’esperienza del giocatore. Una caratteristica che aumenta sicuramente la rigiocabilità dell’offerta, vista la presenza di ben cinque strade principali percorribili. Avvertiamo, comunque, della presenza di una localizzazione esclusivamente in inglese, che si unisce a un curato doppiaggio in lingua giapponese. Una situazione che sicuramente rende Variable Barricade meno accessibile, visto l’enorme ammontare di testo presente, ma al tempo stesso non presenta mai parole troppo complesse.
Il potere delle (poche) scelte
Esistono visual novel di diverse tipologie nel settore: da quelle che mischiano un qualche genere di gameplay investigativo, a quelle che permettono di effettuare una moltitudine di decisioni. In questa recensione di Variable Barricade abbiamo notato come l’interattività è praticamente ridotta al minimo, ma questo non è assolutamente un lato negativo. Al giocatore è richiesto di leggere i testi e, in specifici momenti, di effettuare un’importante decisione. Queste scelte non cambiano lo svolgersi degli eventi nell’immediato, ma aumentano il grado di “resistenza” o di “debolezza” contro uno degli specifici quattro ragazzi. Alla fine di ogni livello, tre per ogni interesse amoroso, è possibile assistere a una piccola animazione chiamata Barricade Battle.
Al suo interno la protagonista cerca di proteggere i suoi sentimenti, dando quindi una visibilità al giocatore della riuscita o meno del suo obbiettivo. A dir la verità ci sarebbe piaciuta una maggiore presenza di queste decisioni, ma il fatto che riescano a portare a ben quattro finali possibili per ogni singolo ragazzo dimostra comunque la cura inserita nel progetto. Esistono comunque alcuni piccoli elementi di gameplay che offrono una maggiore rappresentazione del mondo, ovvero Whis e il Rabi. Il primo è un servizio di messaggistica di questo mondo dove è possibile leggere le discussioni che la protagonista ha con i diversi personaggi del gioco, mentre il secondo permette di assistere a scene all’infuori della visione della nostra eroina. Sicuramente risultano divertenti scene filler, che ampliano la conoscenza e le interazioni che questi strani personaggi presentano nel corso del gioco.
Non mancano comunque quelle caratteristiche praticamente base per il genere: la possibilità di ritornare indietro nella lettura e negli eventi, poter riascoltare i dialoghi, farli scorrere in automatico, saltare intere aree, oscurare il testo per guardare l’immagine e così via. L’intera personalizzazione offerta al giocatore è di elevata fattura visto che permette di calibrare la voce dei diversi personaggi principali e secondari, il volume della musica, la velocità dei dialoghi, l’opacità della finestra di dialogo, mostrare la figura dell’eroina, saltare le varie animazioni e altre caratteristiche non esattamente prevedibili. Questa estrema personalizzazione offerta riesce non solo ad aumentare il già alto grado di rigiocabilità dall’opera, ma offre la perfetta esperienza per ogni tipo di utente che si approccia al prodotto.
Una pregevole componente artistica
In sede di recensione non abbiamo potuto fare a meno di notare la componente artistica e stilistica di Variable Barricade. Kagero Usaba ha fatto un lavoro dettagliato disegnando gli ambienti e i personaggi che popolano questo mondo, in uno stile caratteristico e altamente riconoscibile. Nel corso dell’avventura compaiono anche alcuni speciali disegni in determinate situazioni, sia con lo stile del disegnatore, sia altri in uno stile chibi realizzato da kiichi. Fortunatamente il gioco salva quasi tutte le immagini all’interno della galleria, in modo che il giocatore possa osservarle nuovamente una volta sbloccate.
Vogliamo offrire i nostri complimenti anche i diversi autori della colonna sonora, che hanno realizzato delle tracce estremamente orecchiabili e di diverso genere musicale. L’opening Sixteen, i suoi diversi arrangiamenti, Mayne Sweety, Image or Real? o It’s all good! sono solo alcuni dei brani che il gioco riesce offre, soddisfacendo l’orecchio del giocatore. Fortunatamente anche queste sono salvate all’interno della galleria, appena si ascoltano nella storia, una caratteristica da non sottovalutare soprattutto in una console come Nintendo Switch.