Aeterna Noctis – Recensione, un metroidvania tra luce e tenebre

Aeterna Noctis: ecco la recensione del Metroidvania che vi metterà nei panni del Re delle Tenebre per farvi affrontare la Regina della Luce.

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 7 minuti
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Aeterna Noctis

Luce ed Ombra sono due elementi che si fronteggiano sin dall’alba dei tempi: non a caso in ogni essere umano è presente una quantità eguale di entrambi gli aspetti. In natura, così come nella mente dell’uomo, è una lotta senza quartiere. Luce che spesso associamo al bene, a qualcosa di positivo che spinge l’umanità verso le più alte vette della bontà; Ombra che colleghiamo al male, alla notte, al poco che c’è di buono. Aeterna Noctis è un Metroidvania che affronta questi argomenti: la vera domanda è se queste due entità siano davvero portatrici di benessere ed oscurità come siamo portati a credere o se esiste un’altra versione della storia, differente da quella che siamo abituati a pensare. Le risposte le troverete in fondo a questa recensione di Aeterna Noctis, portatevi una candela perché scenderemo nell’oscurità e visto che siamo nel 2021 non dimenticate un paio di occhiali da sole per quando saliremo verso la luce.

Aeterna Noctis

Caos, fulcro della creazione

In principio non c’era nulla, il vuoto dominava ogni cosa. Venne poi un dì il Caos, un essere dotato di infinito potere, il quale stufo della sua solitudine decise di creare dapprima i pianeti, poi le galassie ed infine racchiudere il tutto in un universo. Caos popolò i pianeti, creando uomini, donne ed animali e dando loro il libero arbitrio; l’essere onnipotente decise di non dare limiti alla sua creazione, permeando l’universo di magia e misteri. All’inizio tutto era armonia ma poi la cupidigia del cuore umano spinse amico contro amico, sorella contro sorella e due fazioni nacquero: Luce e Tenebre, entrambe volte alla conquista dell’altro.

Caos con profondo sdegno decise di intervenire e racchiuse i due principali contendenti, la Regina della Luce ed il Re delle Tenebre, in un loop temporale al di là dell’universo, in modo che questi potessero darsi battaglia senza influenzare direttamente il cosmo. Ad ogni vittoria ne conseguiva un periodo di regno della fazione vincitrice, questo finché l’altra non avesse riconquistato i propri poteri. La trama ci mette nei panni del Re delle Tenebre, privo di poteri che deve ritornare ad acquisire per poi affrontare la sua gemella, la Regina di Luce. Sebbene sia un concetto pretestuoso ai fini della crescita dell’eroe, il gioco ci presenta questa nuova realtà davvero in grande stile e ci mette nelle condizioni di provare compassione per il Re sconfitto.

Aeterna Noctis

Dalle Tenebre alla Luce

Nel corso di Aeterna Noctis il nostro protagonista dovrà affrontare innumerevoli sfide: tanto per iniziare verrà spedito in un punto sconosciuto del pianeta, privo di qualsiasi informazione e poteri; mossi i primi passi nel gioco, ci si rende conto che qualche alleato è rimasto al nostro Re decaduto: spiriti e mercanti non sempre umani faranno da accompagnatori in questo viaggio alla riscoperta dei propri poteri, fornendo informazioni, spiegazioni sulle caratteristiche del mondo circostante e oggetti come pozioni, portali dimensionali, upgrade e mappe per comprendere meglio la zona circostante o anche per scovarne i tesori nascosti.

Proseguendo nell’avventura troverete i poteri che il Re definisce “capacità divine” che possono essere il doppio salto o la possibilità di effettuare un dash in avanti ed evitare attacchi. Non mancheranno cristalli che doneranno capacità passive come ad esempio un aumento della possibilità di colpo critico o del tempo del salto. Principalmente quello che abbiamo capito in sede di recensione è che in Aeterna Noctis si combatte all’arma bianca, una spada oscura che cambierà forma con il passare delle scelte che farete: questa infatti potrà diventare una falce se sceglierete i potenziamenti delle Tenebre oppure una fulgida spada d’orata qualora optaste per la Luce. Esiste anche un altra via, quella di mezzo che renderà il vostro Re non sbilanciato per nessuna delle due fazioni, il che avrà dei risvolti interessanti ai fini della trama.

In generale il sistema dei checkpoint e dell’interazione con l’ambiente circostante in Aeterna Noctis è ben pensato, capace di mettere a dura prova anche il giocatore di Metroidvania più incallito, nota che ricorda un po’ la difficoltà intrinseca di un Soulslike. Non mancano infine le citazioni ad Hollow Knight: più di un mostro infatti vi ricorderà il titolo di Team Cherry, ma siamo convinti che non sia stato fatto per “plagio” quanto piuttosto per omaggio.

Non è tutta Tenebra ciò che non splende

Aeterna Noctis è un titolo sufficientemente complesso: da un lato il giocatore deve vedersela con un ambiente ostile e una varietà disarmante di nemici, ciascuno forte di un suo pattern d’attacco specifico e che non si ripete mai per tutta la durata del gioco; dall’altro lato c’è la dualità del protagonista, questo Re che potrebbe essere tanto un condottiero per la luce quanto per le tenebre (o per il Caos se sceglierete la via centrale). Nelle prime fasi dell’avventura potrebbe risultare frustrante l’interazione con determinati elementi ambientali come trappole che non lasciano molto spazio di manovra ma che invece andranno completate al pixel per evitare la morte.

Inoltre va detto che sebbene il Re possa essere di fatto potenziato con la Luce o con le Tenebre, resta un personaggio maschile quando avremmo preferito avere la possibilità di scegliere in quali panni affrontare la nostra avventura. Infine, la pecca più grande durante la recensione l’abbiamo trovata nel doppiaggio, che parte in inglese e poi nel corso del gioco si traduce in una lingua del pianeta di Aeterna Noctis, una lingua sconosciuta con un forte accento spagnolo distopica e nettamente fastidiosa (la scelta potrebbe essere imputata alla nazionalità degli sviluppatori spagnoli, ma avremmo visto di sicuro meglio un doppiaggio ben strutturato piuttosto che una lingua inventata che mescola gran parte delle lingue romanze). Il gioco non entra nel pantheon dei Metroidvania ma si fa apprezzare a sufficienza. Buona la realizzazione dei fondali e dell’ambiente, ispirata e con quel tocco di dipinto che non guasta davvero.

Aeterna Noctis
7
Voto 7
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.