Arcadia Fallen è un’interessante avventura interattiva a scelte multiple ambientata in un mondo che, anche se non originalissimo nelle premesse, sa essere comunque di grandissimo fascino. Il titolo è una visual novel che si concentra soprattutto sulla storia e la narrativa in game, ma che sa anche lasciarsi a qualche enigma, per un mix che ci ha nel complesso convinti in questa fase di recensione. Tuttavia, prima d’iniziare dobbiamo fare una piccola premessa: a causa del genere d’appartenenza, la costruzione e la narrazione delle vicende di Arcadia Fallen hanno la massima importanza, perché come in moltissime altre visual novel l’interazione nel gioco è molto limitata. Di conseguenza saremo costretti ad accennare ad alcuni eventi presenti in gioco evitando però quasi totalmente spoiler importanti.
La Magia e la paura del diverso
In sostanza l’universo di Arcadia Fallen è un mondo fantasy, dove lo studio e l’esercizio della magia sono molto regolamentati, e in generale tutto quello che viene ritenuto “magico” è profondamente temuto, sia dal governo imperiale sia dal popolo. Questo, a causa di un grave stravolgimento che avvenne nel passato e che ha lasciato una velata ma minacciosa memoria storica. Infatti, solo alcune specifiche branche, come l’alchimia, sono permesse e tollerate quasi a forza.
Ne consegue che quello imbastito dagli sviluppatori è un luogo dove la società è molto chiusa e conservatrice, dove la paura del diverso e soprattutto dell’ignoto sono parte del folklore del posto. Poco importa quindi se vi sono vere e terribili minacce demoniache in agguato, perché come in ogni crisi umana, una parte della gente sarà così spaventata da tutto ciò che riguarda la crisi, che attaccherà anche gli innocenti, pur di sentirsi anche solo un pochino più al sicuro. La protagonista che impersoneremo (il quale sesso e genere saranno selezionabili indipendentemente nell’editor) è un’allieva alchimista in un negozio per pozioni curative e medicinali, sotto la guida di Elizabeth, un’anziana maestra.
Ad un tratto, una serie di drammatici e violenti eventi scuoteranno la quotidianità della giovane apprendista, portandola ad un passo dalla fine. Fortunatamente nello stesso momento, la giovane riesce a entrare in contatto con una strana presenza, Mime, un grazioso e dolce Spirito che si offre di salvare la protagonista e di accompagnarla verso una nuova missione. Mime rivela infatti che oltre a lei anche moltissimi demoni malvagi stanno venendo sempre più in contatto con il genere umano, e che stanno fomentando la paura delle masse per renderle violente e meschine.
La storia quindi prende il via, portandoci come player a conoscere diversi nuovi compagni di squadra che ci aiuteranno nella nostra missione, fra i quali Victoria, una Cacciatrice di Demoni, Michael un mago del Caos, e Ann una “esploratrice/scienziata” dell’alchimia, ed altri ma che preferiamo non anticiparvi. Il gruppo sarà quindi chiamato a indagare e affrontare la minaccia demoniaca e al contempo a fronteggiare anche gli oscuri piani messi in campo da ignoranti xenofobi.
Dobbiamo chiarire tuttavia che nonostante si faccia più di un riferimento alle tematiche del “razzismo” e alla paura del diverso, che sono comportamenti sempre condannati e da condannare, il titolo riesce comunque ad andare molto a fondo alle questioni, cercando di affrontare con delicatezza e raziocinio le motivazioni che creano queste problematiche senza fermarsi alla sola e mera critica. Da un punto di vista narrativo poi, Arcadia Fallen si è mostrato come un gioco dall’ottimo ritmo e dalla grande capacità di tenere il giocatore incollato alle vicende. Certo, a volte alcune sezioni potrebbero risultare prolisse, soprattutto in alcuni dialoghi, ma quasi sempre le lunghe spiegazioni sono riservate soltanto a coloro che vorranno approfondire le vicende e le storie del fantastico mondo del gioco; il tutto con una sezione per le domande opzionali, senza così appesantire troppo la storia principale.
Qualche enigma e alcune scelte
Essendo Arcadia Fallen una visual novel a scelte multiple il titolo consta di un gameplay scarsamente interattivo (decisamente meno di un Danganronpa ad esempio, ecco la recensione dell’ultimo uscito). L’unica eccezione e fatta per la presenza di alcuni enigmi presenti in gioco, utili per compiere importanti azioni durante la storia e per creare composti alchemici. Questa sezione di logica si basa sul posizionamento dei corretti simboli richiesti in quattro circonferenze concentriche, nell’ordine giusto.
Questi enigmi sono in generale abbastanza semplici da risolvere e sono più uno strumento narrativo che una feature valida del prodotto. Da bravi apprendisti poi, ci siamo divertiti a usare lo stesso sistema anche solo per creare piccole combinazioni di pozioni curative o medicinali, incentivandoci a migliorare continuamente provando combinazioni sempre diverse e cercando di sintetizzare le ricette già conosciute col minor numero di mosse possibile. Certo non abbiamo la stessa complessità di gameplay vista in Alchemy Emporium, ma il tutto è comunque mediamente soddisfacente.
Per quanto riguarda, le già citate scelte narrative presenti nel titolo, queste risultano solo come relativamente incisive ai fini della conclusione della storia, e tutto è relegato alla possibilità di far variare il rapporto con i personaggi del gruppo, senza però far cambiare di moltissimo la sequenza degli eventi. Questo perché anche se ci sono importanti differenze nella percezione di una determinata scelta, le variabili portano poi sempre a predeterminati coni di bottiglia.
Tale fattore potrebbe essere un elemento negativo, ma il gioco è molto chiaro sin dalla stessa descrizione del gioco, enfatizzando il fatto che più che variare gli avvenimenti, tende a cambiare il come si raggiunge quel determinato obiettivo, e soprattutto in compagnia di chi. Ne va quindi a giovare un sistema ruolistico che permette di creare personaggi discretamente personalizzabili e di intraprendere relazioni sentimentali LGBTQI+.
Leggero e gradevole
Arcadia Fallen si è mostrato come leggerissimo sui nostri hardware. Questo probabilmente grazie del genere d’appartenenza, una visual novel con relativamente poche animazioni e dalla grafica cartoon poco esosa in termini di prestazioni. Nonostante la leggerezza del tutto, gli sfondi e le musiche si sono rivelati come eccellenti. Infatti, riescono a dare un’anima propria a tutti gli ambienti, dalla macabra foresta senza vita, fino al festoso negozio di erbe medicinali dell’alchimista Quinn. Eccellenti anche i modelli dei personaggi principali, tratteggiati con un certo gusto estetico che si collegano in modo ineccepibile al tipo di personalità degli stessi. Tuttavia, dobbiamo fare un piccolo appunto sui modelli 2D dei character secondari, che abbiamo visto riutilizzati abbastanza spesso. Nulla che possa però pregiudicare il carattere meramente tecnico del titolo di Galdra Studios.