Gears 5: Hivebusters – Recensione, il DLC dedicato alla squadra Scorpio

The Coalition propone il primo DLC della sua nuova opera, Gears 5: Hivebusters, approfondendo questa volta la squadra Scorpio.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 6 minuti
8.2
Gears 5: Hivebusters

Con il debutto di Gears 5 (qui la recensione della versione per Xbox Series X) a settembre dello scorso anno, The Coalition ci ha presentato la nuova Modalità Fuga, grazie alla quale abbiamo fatto la conoscenza di 3 nuovi Gears: Keegan, Lahni e Mac. Pur avendo vestito i loro panni nelle sezioni multiplayer, non abbiamo mai avuto fino a oggi molte informazioni riguardo alla loro storia, slegata – ma come da tradizione del brand unita – al filone narrativo principale del brand. Allontanandosi quindi da Kait e dai Gears principali, The Coalition ha deciso con il primo DLC della sua nuova opera di esplorare le avventure della squadra Scorpio, proponendoci l’espansione Gears 5: Hivebusters appena dopo il debutto dell’Operazione 5.

Una campagna alquanto breve, che si conclude in una manciata di ore, ma che risulta senza dubbio interessante e spezza quella che sarà sicuramente la lunga attesa verso l’ipotetico Gears 6. Questa viene venduta a un prezzo budget, ma è anche inclusa all’interno della Gears 5: Game of the Year Edition (giocabile gratuitamente con Xbox Game Pass Ultimate); inoltre, al suo completamente regala anche come piccola chicca qualche skin legata ai 3 personaggi protagonisti del DLC. Strano a dirsi, ma questo contenuto è la prima vera nuova produzione degli Xbox Game Studios che accompagna il debutto di Xbox Series S e Xbox Series S, il che lo carica sicuramente di un peso piuttosto elevato sulle spalle. Noi abbiamo avuto modo di completare il DLC e siamo qui per parlarvene, scopriamo insieme se ha rispettato le aspettative!

Parola agli Hivebusters

Collegandosi direttamente al filone principale della saga di Gears of War, i 3 Gears di cui facciamo una migliore conoscenza in questo capitolo si preparano a partire per un’ardua missione per salvare il pianeta dalle locuste, com’è un po’ ormai tradizione del brand. La meta principale è un’alveare che chi ha già giocato la modalità Fuga troverà alquanto familiare, ma le ambientazioni proposte variano fortemente, abbracciando ulteriori location e l’ormai iconico inferno sotterraneo delle profondità colonizzate dallo Sciame.

Il gameplay non viene in fin dei conti rivoluzionato, com’è forse giusto che sia visto che è una vera e propria garanzia per gli amanti dei TPS e per chi ha già avuto modo di apprezzare la saga in questione. Tuttavia il level design si mostra particolarmente certosino in diverse fasi, seppur con la giusta dose di modelli riciclati da Gears 5 e Gears of War 4, mentre nuovi spunti tattici e piccole sessioni innovative non mancano durante l’avventura. I dialoghi e i personaggi risultano nel loro cammino ben approfonditi, per quanto almeno si possa fare con una longevità così modesta, la quale però è formata da un condensato ben elaborato di azione e narrazione, che si lascia giocare senza lasciare mai il posto alla noia.

Gears 5: HivebustersNella versione PC abbiamo potuto ammirare una produzione graficamente evolutissima, che fa un ulteriore piccolo salto di qualità rispetto al già magnifico risultato ottenuto nella campagna principale. Non sono presenti veri e propri nuovi nemici (salvo un’eccezione, che evitiamo di citare per scongiurare eventuali spoiler), ma gli scorci presentati brillano senza dubbio e vi lasceranno con facilità a bocca aperta. Il lato tecnico è anch’esso ben curato come da tradizione di The Coalition, peccato per qualche piccolo bug visivo riscontrato durante le cutscene in fase di prova, il quale non ha influito però sulla fruizione del gioco e potrebbe essere un mero caso isolato.

Gears 5: Hivebusters è solo un More of the Same?

Trattandosi del DLC di un gioco piuttosto importante per la divisione Xbox, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più da questa produzione. Pur non porgendo il fianco a particolari critiche, è chiaro che – forse anche a causa della pandemia, che ne ha probabilmente ritardato l’uscita allontanandolo dal debutto della nuova generazione – l’originalità sia stata dosata con un contagocce piuttosto avaro. Chi ha apprezzato la campagna di Gears 5 potrà quindi lanciarsi in un’avventura che sicuramente non lo deluderà, la quale però non riesce a lasciare il segno come il filone principale dal brand. Sull’altro lato della medaglia troviamo invece 3 personaggi alquanto carismatici, che sarebbe piacevole vedere in ulteriori contenuti dedicati. Possiamo quindi definire Gears 5: Hivebusters un More of the Same per certi versi, che presenta però una qualità di fondo piuttosto alta, e che non esitiamo a consigliare a chiunque abbia apprezzato la campagna principale e sia fan di questo storico brand.

Gears 5: Hivebusters
8.2
Voto 8.2
Condividi l'articolo
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.