Il mondo videoludico è invaso ultimamente da un’enorme quantità di aziende lanciatesi nella realizzazione di svariati metroidvania, e per questo molte di esse provano a unire questa categoria a generi di diverso tipo. Questo è proprio il caso del team coreano Devespresso Games con The Coma 2: Vicious Sisters, titolo uscito originalmente all’inizio del 2020. Infatti, dopo essere approdato su PC e sulle attuali console di Sony e Nintendo, il survival horror 2D è recentemente uscito anche per Xbox One. Quella presentataci è stata quindi la perfetta occasione per parlarvi della produzione, caratterizzata da un peculiare stile artistico affiancato a una struttura ludica vecchio stile sicuramente non adatta a tutti
Un mondo distorto chiamato Coma
Com’è facilmente intuibile dal titolo, la produzione si configura come seguito diretto di The Coma: Cutting Class, questa volta con protagonista Mina Park. Il gioco parte quindi come una giornata scolastica normalissima per questa bella studentessa, se non fosse che il suo migliore amico è si trova in un coma profondo, mentre la notte sta per potersi dietro un fenomeno astronomico piuttosto particolare. Mina decide così di rimanere nella sua scuola fino a tardi per assistere nel migliore dei modi a questo singolare evento, ma a causa di una serie di avvenimenti rimane imprigionata all’interno di una versione cupa e distorta della realtà. Questo mondo alternativo viene definito dai personaggi della narrazione come Coma, ed è proprio da qui che la nostra protagonista parte per la sua disavventura. Il compito di Mina è quindi quello di trovare un modo per scappare da questo incubo, così da tornare alla classica vita di tutti i giorni.
Il titolo si presenta quindi come un prodotto story driven con una narrativa altamente godibile, caratterizzata da personaggi leggermente stereotipati ma al contempo capace d’esplorare nel profondo il carattere di Mina nelle circa 8-10 ore che dura tutta l’avventura. Lo stile grafico scelto per l’opera riesce poi a dargli un tocco particolare, visto che il tutto è creato come se fosse un mahnwa. Infatti, basta semplicemente notare le cutscene in cui sembra di assistere a un vero e proprio fumetto digitale interattivo. Fortunatamente, il titolo si appresta di essere facilmente compreso anche a chi non ha giocato il precedente episodio. In parole povere, non è assolutamente obbligatorio mettere mano sull’originale del 2017 prima di addentrarsi nelle vicende di Mina Park.
Noto del metroidvania in questi corridori
The Coma 2: Vicious Sisters presenta certamente una narrativa importante, ma per questo non possiamo certamente dimenticare di menzionare il gameplay. Come già accennato all’interno dell’articolo, il gioco si presenta come un survival horror 2D che si ispira fortemente al genere dei metroidvania. Infatti, il nostro compito sarà quello di esplorare delle determinate location nel corso dell’avventura per cercare chiavi, cibo, bende, medicine o perfino qualcosa per proteggerci dal nemico principale dell’avventura. Infatti, all’interno dell’opera non è possibile difendersi nelle effettive sezioni giocabili a proprio piacimento, ma solo attraverso dei determinati oggetti consumabili e sfruttabili con particolari quick time event. Ovviamente il nostro compito principale sarà quello di non farci individuare, e per farlo bisognerà stare attenti a non far rumore, ascoltare attentamente i passi avversari e nasconderci nei nascondigli che offrono i diversi ambienti esplorabili. Nel nefasto caso in cui dovessimo venir scoperti, allora non bisognerà far altro che scappare cercando un modo per sfuggire alla vista del nemico. Sono comunque presenti ulteriori creature all’interno dei livelli, ma sono più che altro degli ostacoli visto che non uccidono in maniera istantanea e stanno quasi tutti praticamente immobili o seguono un pattern prevedibile e costante.
Il level design spinge quindi il giocatore a cercare non solo di completare la missione affidata, ma anche di esplorare fino in fondo ogni singola stanza per trovare monete, collezionabili e particolari missioni secondarie. In alcune parti del gioco proprio quest’ultime si rivelano essenziali, seppur la maggior parte richiedano di raccogliere determinati oggetti sparsi nella mappa per costruire qualcosa. Nel caso foste interessanti a questo The Coma 2: Vicious Sisters, non vogliamo rovinarmi alcuna sorpresa, ma vi consigliamo caldamente di lanciarvi alla ricerca di questi strumenti particolarmente utili per non andare incontro ad amare sorprese. Per quanto riguarda i sopracitati collezionabili, questi si materializzano in pagine di diario che servono ad ampliare la lore di questo affascinante universo videoludico.
Qualcosa non è andato nel migliore dei modi
Purtroppo il tutto risulta troppo simile al capitolo originale della serie, risultando quindi in un vero e proprio “more of the same” che rischia di venire a noia molto presto. Questo perché nonostante una longevità nella media per il genere, The Coma 2: Vicious Sisters non risulta sufficientemente vario o accattivante nelle proprie sezioni ludiche. Il gameplay è funzionale e senza alcun bug o glitch di sorta, ma risulta alla lunga ripetitivo non variando sul tema. Inoltre le ambientazioni esplorabili, pur cambiando layout, paiono troppo simili tra di loro, rivelandosi apprezzabili sotto il profilo artistico ma venendo al contempo velocemente a noia. Siamo quindi in una situazione in cui il gameplay parte molto bene e riesce a divertire nelle prime ore dell’esperienza, ma che non regge per tutta la durata dell’opera in questione.
Qualcosa sembra mancare in questo prodotto, perché in sé è presente uno stile assai azzeccato e un universo con una narrativa che, anche se non originale, riesce a intrattenere bene il videogiocatore. Bisogna poi comunque elogiare la componete horror, visto che i nemici principali riescano a essere delle vere e proprie minacce, facendoci così sentire in pericolo fin dai primi istanti in-game. Purtroppo, la produzione tende a essere piacevole da giocare, ma non ad andare oltre questo. Un vero peccato, visto l’interessante mondo di gioco e l’importante premio ottenuto allo Show Indie Game Award 2020.