Ninjala – Recensione del free to play per Nintendo Switch

Ecco la nostra recensione di Ninjala, intrigante titolo free to play approdato da pochi giorni sul catalogo di Nintendo Switch.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 10 minuti
6.2
Ninjala

Sin dal suo debutto nel 2017, Nintendo Switch ha presentato al pubblico un’offerta ludica davvero ben variegata e interessante, che nel corso degli anni è stata ulteriormente ampliata dal porting di molti titoli indie, come anche di produzioni più blasonate che hanno deciso di abbracciare le feature della portabilità. Tuttavia, il catalogo di titoli multiplayer online free to play non è certamente il più interessante fra tutte le piattaforme disponibili. Considerando questa breccia del Nintendo eShop, dopo l’ormai noto successo riscontrato dall’esclusiva Splatoon 2, lo sviluppatore GungHo Online Entertainment ha recentemente finalizzato il debutto del suo titolo multiplayer free to play: Ninjala.

Un’opera colorata all’inverosimile, già pronta per essere giocata da chiunque durante quest’estate appena incominciata. Il titolo non richiede all’effettivo l’abbonamento a Nintendo Switch Online, e grazie al suo stile non vuole trascurare i giocatori di nessun’età. Inoltre, il gioco è gratis 100% e può essere goduto interamente senza alcuna microtransazione in-game, nonostante l’interessante primo capitolo della campagna di gioco venga venduto separatamente al prezzo di 5€ circa, con ulteriori episodi in arrivo nei prossimi mesi. Vediamo quindi quali sono le qualità di questo regalo ai giocatori da parte di Nintendo: si tratta di un prodotto in grado di mostrare la sua presenza sul mercato?

Fra Pass Battaglia e confusione

Come viene presentato sin dal filmato introduttivo che funge da tutorial, nell’universo di Ninjala la mobilità dei personaggi è davvero elevata, il che rende il gameplay estremamente frenetico, incuriosendo quindi i giocatori pronti a vivere un’esperienza online. Dopo aver creato il proprio avatar partendo da un modello base, sarà immediatamente possibile lanciarsi nelle mappe di gioco, che si decida di entrare nella modalità online o di iniziare la campagna single player. Potrebbe essere il caso di partire proprio dalla seconda, in quanto il level design e le meccaniche stealth permettono di capire al meglio il sistema di gioco, che risulta purtroppo estremamente complesso e poco intuitivo per un pubblico meno esperto. In ogni caso, questa non è particolarmente incisiva, in quanto risulta un mero assaggio in attesa di ulteriori aggiornamenti (a pagamento).

Ninjala

Ninjala non risulta intuitivo nelle prima fasi, offrendo una serie di contenuti iniziali che creano solamente confusione

Nonostante sembra che l’opera voglia davvero abbracciare tutte le età, fra il giocatore e le partite si pone un muro enorme. Questo si configura in microtransazioni e menù infiniti, pieni di personalizzazioni di ogni tipo e di valute o Pass Battaglia da acquistare, che offrono una marea di ricompense difficile da farsi scappare nel caso in cui si voglia permanere molto tempo nel mondo brevettato da GungHo Online Entertainment. Purtroppo però, nonostante fra dettagli estetici e musiche sbloccabili ci sia davvero un universo, i contenuti di gioco effettivi risultano piuttosto scarni e senza dubbio da rivedere. Prima dell’entrata in partita ci si ritroverà infatti a scegliere fra le due modalità e le due mappe presenti, con la successiva possibilità di competere in una playlist classificata, stratificati in ranghi a dir poco approssimativi. Insomma, davvero un risultato poco interessante, che tuttavia con un gameplay ben realizzato può offrire dei contenuti divertenti e gratuiti per tutti gli utenti. Nonostante dai trailer emergesse estrema azione e divertimento, il primo approccio con Ninjala è letteralmente infernale, incomprensibile, e per poter iniziare a comprendere le varie meccaniche è necessario macinare diverse partite.

Massima mobilità e azione in Ninjala

Nel pacchetto totale sono disponibili diverse armi, abilità, passive e stili, che una volta entrati in gioco creeranno un arcobaleno letale, non permettendo quindi ai novellini di emergere a causa di un matchmaking per nulla calibrato. Con l’aumentare delle ore la situazione diventa per fortuna più chiara, e una volta comprese le meccaniche del gameplay è possibile trarre il dado e decidere se il prodotto è affine ai propri gusti, in fondo il “soddisfatto o disinstallato” è sempre dietro l’angolo vista la gratuità dell’esperienza.

NinjalaA questo punto emerge finalmente la vera azione che ha caratterizzato le presentazioni del gioco, e che lo rende senza dubbio ben diverso da tutti gli altri titoli multiplayer. Le mappe possono essere percorse in verticale e orizzontale con estrema facilità, fra dozzine di salti e schifate mischiati alle possibilità garantite dalle abilità dell’arma selezionata. Che ci si butti nella modalità battaglia reale (la quale non è altro che un tutti contro tutti con respawn) o nel deathmatch a squadre (dov’è possibile anche in questo caso rinascere), l’unico obiettivo risulta quello di collezionare la maggior quantità di punti prima dello scadere del tempo.

Battaglie fra Chewing-Gum

Gli scontri effettivi finiscono quasi sempre per risultare poco soddisfacenti.

Per far ciò è possibile prendere le infinite sfere sparse per la mappa, le quali forniscono un piccolo punteggio e ricaricano la barra gomma, ma è essenziale anche abbattere i vari droni e sconfiggere i giocatori avversari. Parliamo nel primo caso di piccoli totem che possono essere sconfitti collaborando con un compagno di squadra, e che è essenziale considerare visti i premi garantiti. Si tratta di un potenziamento della barra gomma, la quale permette successivamente di migliorare la propria arma grazie alle maggiori risorse garantite. Il tutto non finisce qui, perché i Ninja possono usare la gomma per combattere a 360 gradi, gonfiando anche delle palle da utilizzare come proiettili o come scudi verso i colpi nemici. Tuttavia, l’intero sistema trova la sua completezza nelle armi, e nei combattimenti corpo a corpo contro gli avversari. Nonostante questi risultino soddisfacenti nel feedback, sono presenti anche in questo caso diverse meccaniche poco chiare, che finiscono per essere comprensibili solo dopo diverso tempo e porgono in ogni caso il fianco a diverse criticità. La prima è riscontrabile nella capacità di quasi ogni combo di mettere K.O. un nemico, anche se questo possiede l’intera barra della vita (considerando che le parate e le colluttazioni portano a un incontro virtuale di sasso carta forbice). Il tutto viene lasciato – quasi – totalmente al destino, in quanto un quick time event chiede ai due contendenti la scelta di una direzione, che porterà a un pareggio e a una ripetizione nel caso in cui si tratti della stessa, o a una vittoria di una delle parti in base alle varie combinazioni presenti. È comunque possibile cercare di applicare dei cenni di psicologia nei pochi secondi disponibili, ma la verità è che il tutto rimane comunque parzialmente casuale.

I mille colori di Ninjala

Parlando del lato tecnico, Ninjala riesce a cavarsela per il rotto della cuffia, offrendo una qualità sicuramente da rivedere. Graficamente il gioco presenta un comparto artistico davvero di rilievo, formato dalle gamme (e gomme) cromatiche accentuate e accattivanti, anche se derivanti dichiaratamente dall’universo di Splatoon. Tuttavia, gli scenari, i personaggi e gli oggetti non sono nel dettaglio particolarmente accurati, sia che ci si trovi in modalità portatile, sia che si sfrutti il dock di Nintendo Switch. In quest’ultimo caso per fortuna, la situazione si attesta bene o male sullo stesso livello, non peggiorando particolarmente.Ninjala

Il software consuma però dal canto suo moltissima batteria, prosciugando la console in un batter d’occhio, nonostante ci siano applicazioni con richieste decisamente più esose e risultati migliori. I fotogrammi sono solamente 30 al secondo, con anche diversi cali sporadici nel corso degli scontri. Sarebbe sicuramente stato possibile raggiungere un risultato migliore, e la lentezza delle immagini influisce negativamente sulla competizione. Non mancano poi molti caricamenti, necessari prima di ogni partita e per l’apertura di ogni singola voce del menù di gioco. L’applicazione del giroscopio per la visuale risulta infine interessante, anche se è necessario padroneggiarla prima di poterla applicare joy-con alla mano.

Ninjala
6.2
Voto 6.2
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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.