Digimon Story: Time Stranger vuole dimostrare che non è “solo un altro Pokémon”

In una recente intervista, il producer Ryosuke Hara torna a parlare di Digimon Story: Time Stranger, rimarcando le differenze sostanziali col brand Pokèmon

Nicolò Fratangeli
Di
Nicolò Fratangeli
Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario,...
NewsDigimon Story: Time Stranger
Lettura da 2 minuti

Nel mondo dei giochi di ruolo a tema mostri collezionabili, i paragoni con Pokémon sono inevitabili, ma il producer di Digimon Story: Time Stranger, Ryosuke Hara, spera che il nuovo capitolo della serie Bandai Namco possa finalmente mettere in luce ciò che distingue davvero i due universi.
In una recente intervista, Hara ha spiegato che i confronti tra Digimon e Pokémon sono “comprensibili e persino attesi”, dato che entrambi ruotano attorno alla raccolta e all’evoluzione di creature. Tuttavia, secondo lui le due serie si basano e focalizzano su concetti diversi e su identità narrative che non dovrebbero essere confuse.

“Ogni IP ha i propri punti di forza. Le differenze diventeranno evidenti man mano che i giocatori proveranno questo titolo”.

Digimon Story: Time Stranger, uscito a ottobre, è stato progettato non solo per i fan storici, ma anche per chi non conosce affatto il brand. Per questo motivo il protagonista del gioco è un agente segreto che, all’inizio dell’avventura, non sa nemmeno cosa siano i Digimon: un espediente pensato per introdurre gradualmente l’universo digitale senza dare per scontata alcuna conoscenza.
Digimon Story
Secondo Hara, puntare subito sui Digimon più amati o complessi avrebbe soddisfatto soltanto gli appassionati di lunga data. Il team ha invece scelto di aprire la storia con una serie di misteri pensati per incuriosire qualsiasi tipo di giocatore e motivarlo a proseguire. Un’altra scelta precisa riguarda l’ambientazione: invece di catapultare immediatamente i giocatori nel Digital World, Digimon Story: Time Stranger li fa restare per un po’ nel mondo reale.

“Volevamo aumentare il senso di immersione e coinvolgimento quando finalmente si passa al mondo digitale”

Con questo approccio più accessibile e narrativo, Bandai Namco spera che il titolo possa diventare un punto d’ingresso ideale per nuovi utenti e, allo stesso tempo, un’occasione per ribadire ciò che rende Digimon un universo distinto e non semplicemente l’alternativa a Pokémon.

Condividi l'articolo
Nato col videogioco nel sangue, riceve a sei anni la sua prima console: l'indimenticabile SNES; distruggendo joystick a furia di Donkey Kong Country e Super Mario, riceve un paio di anno dopo l'amore della sua vita: Sony PlayStation. Console che l'accompagnerà per tutta la sua carriera videoludica, tantè che la ritroviamo attaccata e funzionante nella sua cameretta, appena sotto le sorelle maggiori. Da buon collezionista e amante di retrogaming passa parte del tempo su Ebay a cercare qualche chicca Retrò, ritrovandosi ogni volta in lacrime alla vista del prezzo di Suikoden II PAL.