Una delle idee più simpatiche di questi ultimi mesi è senza dubbio Identifile: Desktop Dungeon, titolo che proprio domani 24 novembre entrerà nella fase di Early Access, e che nella sua semplicità di concetto racchiude un potenziale davvero importante, soprattutto grazie al genere di riferimento. Lo abbiamo testato negli ultimi giorni nella sua versione PC, assicurandoci di applicare tutti i vari aggiornamenti che si sono susseguiti negli ultimi giorni, per parlarvi della versione migliore possibile al momento della stesura di questo articolo. Ecco quali sono le nostre prime impressioni su Identifile: Desktop Dungeon di Gearbyte Games!
Allarme Virus!
Ma cos’è di preciso Identifile? La cosa più semplice del gioco è proprio “identificarlo”, dato che è chiaro si tratti di un Roguelike BulletHell, tuttavia Cursor-Based proprio perché l’intera esperienza si svolge sul desktop di un computer: il personaggio saremo noi stessi, e la nostra arma il cursore del computer. C’è da dire però che non si parla ovviamente di un computer normale, e neanche di una missione semplice da portare a termine.
Senza alcun pretesto narrativo, sapremo solo che dovremo utilizzare il nostro cursore come una sorta di “antivirus manuale”, per debellare appunto tutte le minacce presenti nei vari dischi rigidi del computer.
Ogni cursore che avremo a disposizione (così come quelli che sbloccheremo quando raggiungeremo determinati obiettivi) avrà un modo diverso per danneggiare i virus: alcuni richiedono di disegnare un cerchio chiuso intorno al virus, altri attaccano ad area con fuoco automatico, altri con click ripetuti, altri ancora simulano una fionda. Insomma, lo stile di gioco e le strategie variano in primis a seconda del cursore che sceglieremo a inizio run.
Ci troveremo quindi ad esplorare le varie cartelle del computer e a cliccare su ogni file, che sia per guadagnare monete, fare dei minigiochi, o per debellare queste infezioni. Le cartelle infette sono facilmente riconoscibili, e appena aperte fanno partire un combattimento con i virus da riconoscere. Randomicamente possono essere nascosti nelle cartelle anche tesori, shop per comprare modificatori o abilità a cariche limitate, o ancora un vendor con delle attitudini un po’ particolari…
Insomma, il vostro desktop è un vero e proprio dungeon, che dovrete esplorare potenziandovi cartella dopo cartella per arrivare preparati alla battaglia col boss. Non è detto che lo incontriate quando avrete finito di esplorare le cartelle, ma può essere anche nelle prime che vi capitano a tiro, quindi aggirarla e lasciarla per ultima potrebbe essere un buon modo per potenziarsi prima di affrontarlo… anche se girovagare potrebbe farvi perdere punti vita preziosi che potevano essere fondamentali nella boss fight. Quindi, la scelta della priorità a voi!
Sconfiggere un boss vi darà l’accesso a una nuova unità disco, che potrete iniziare ad esplorare da subito. Con questo, la routine ricomincia da capo, ma con la sfida ancora più difficile, nuovi nemici che potrete incontrare, ma anche modificatori più potenti.
Old but Gold
La modalità di gioco non è quindi nulla di eccessivamente innovativo, ma è comunque adatta a partite rapide e divertenti, senza la necessità di essere degli assi degli shooter o degli rpg. Ci sono poi tante chicche disseminate per il gioco, come piccole citazioni, i nomi dei file e le cartelle da esplorare, e ovviamente anche il desktop stesso, dove potrete letteralmente spostare le finestre a vostro piacimento durante la partita, per personalizzare in un certo senso quello che sarebbe il vostro HUD di gioco.
Chiaramente trattandosi di un roguelike, se verrete sconfitti la vostra run avrà termine, ma sbloccando determinati obiettivi potrete comunque guadagnare trofei, o magari nuovi cursori per affrontare le nuove run, o ancora conoscere meglio i virus identificati nei vari cataloghi.
Nel momento della scrittura il titolo si è già aggiornato almeno 4 volte dalla nostra prima prova, e possiamo dirvi che i passi da gigante per la rifinitura da Gearbyte ci sono stati, e sono ancora in corso. Ovviamente non possiamo definirlo ancora un gioco maturo, ma siamo certi che il periodo di gestazione in early access saprà dare i suoi frutti. Siamo decisamente curiosi di scoprire come evolverà nei prossimi mesi (e soprattutto, siamo fiduciosi).



