The White Lotus 3: si va in Thailandia con nuove forme e gli stessi spiriti

Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi della terza stagione di The White Lotus. Promossa o bocciata? Ecco la nostra recensione!

Giorgio Maria Aloi
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8 Ottimo
The White Lotus 3

The White Lotus è una serie televisiva statunitense ideata, scritta e diretta da Mike White per l’emittente televisiva HBO (Euphoria, Game Of Thrones, The Last Of Us, ecc.), mentre in Italia viene resa disponibile su Sky e Now TV. Adesso si è arrivati alla terza stagione, che ha fatto il debutto il 17 Febbraio 2025 con il primo di 8 episodi, i quali verranno distribuiti settimanalmente. Nella terza stagione, il cast è composto da Leslie Bibb, Carrie Coon, Walton Goggins, Sarah Catherine Hook, Jason Isaacs, Lalisa Manobal, Michelle Monaghan, Sam Nivola, Lek Petravadi, Parker Posev, Natasha Rothwell, Patrick Schwarzenegger, Tayme Thapthimthong e Aimee Lou Wood.

Si va in Thailandia

Come nelle due precedenti stagioni di White Lotus, anche la terza stagione si apre con una sparatoria e un cadavere. Un misterioso personaggio si getta nel rigagnolo per andare a cercare la madre. Ma appena vede la statua di una divinità indigena, si ferma a pregare di fronte ad essa. Da qui avviene il salto all’indietro di una settimana. Sull’isola del resort White Lotus sbarcano un gruppo di amiche, una famiglia americana e due fidanzati. Sono tutti lì in vacanza per evadere dalla loro quotidianità e qui, poco a poco, verranno fuori vari aneddoti e riferimenti alle loro vite professionali e personali. Ma anche il personale della struttura sembra avere qualcosa da nascondere…

Cambia il luogo, ma il White Lotus accoglie nuove forme e gli stessi spiriti

Dopo la visione dei primi episodi, e già come suggerisce il titolo del primo, la terza stagione di The White Lotus rimane nella zona di comfort, mantenendo lo stile che la contraddistingue da altre Serie Tv, ossia quello di riunire un gruppo di persone che evade dalle proprie vite per andare in vacanza e stavolta, ha voluto varcare il paesaggio spirituale.

Questo può essere visto come un difetto, perché c’è il rischio di cadere nella ridondanza o nella monotonia, ma non è una regola fissa. Anzi, a volte le formule ripetute funzionano, e The White Lotus ne è la prova. Cambiano i luoghi e i personaggi, ma le meschinità e i segreti nascosti restano sempre. È la dimostrazione che non importano il luogo o le abitudini, certe vicissitudini sono all’ordine del giorno e con protagonisti diversi luoghi e persone. Quindi, niente colpi di scena, e la nuova stagione è fatta proprio per chi ha amato le precedenti, mentre se qualcuno non le ha apprezzate è meglio che non guardi la nuova.

La Thailandia accoglie la formula, e l’ironia di Mike White

Dopo una prima stagione ambientata alle Hawaii e una seconda in Sicilia, The White Lotus è arrivata alla terza dove la trama si svolge in Thailandia. I vari episodi danno anche a spazio ad inquadrature ben focalizzate sui luoghi e questo può portare ulteriori sviluppi al fenomeno del cineturismo, e questo lo si dimostra con alcuni dati raccolti, in cui il turismo in Sicilia è aumentato negli ultimi tempi, dopo la visione della seconda stagione.

Questo potrebbe capitare anche per la Thailandia. Gli episodi sono stati girati in gran parte nel resort Four Seasons di Koh Samui, un’isola al largo della costa meridionale della Thailandia, e altre scene sono ambientate a Koh Samui, Phuket e nella capitale Bangkok. La scelta del luogo si è rivelata piuttosto interessante, vista la cultura orientale e le usanze di quel luogo. Può un gruppo di turisti che è abituato ad altro avere la capacità di adattamento di quella cultura? Riuscirà a trovare quella serenità celestiale di cui hanno bisogno? Se sono le tipiche persone che sono presenti in questa serie tv dagli inizi, sarà quasi impossibile. Già dopo i primi tre episodi, seppur ci siano nomi e facce diverse, si può notare che anche qui sono nella stessa tipologia dei precedenti, caratterizzati dall’ironia pungente onnipresente.

 

 

Il nuovo cast sembra convincente

Il nuovo cast, già dai primi episodi, si dimostra adatto per la situazione circostante e gli attori ingaggiati hanno l’espressività e il modo di fare adatti per i ruoli scritti in questa nuova fase di The White Lotus. Sono tutti volti nuovi, ma tra le new entry c’è anche un ritorno (Natasha Rothwell). Le new entry sono: Rick Hatchett (Walton Goggins), un uomo di mezz’età americano sempre triste e arrabbiato, che arriva con la giovane, spigliata e ingenua fidanzata Manchester Chelsea (Aimee Lou Wood, vista in Sex Education). Tre amiche di mezz’età alle prese con una reunion, ovvero l’avvocata newyorkese Laurie (Carrie Coon), la star televisiva Jaclyn (Michelle Monaghan) e la casalinga texana Kate (Leslie Bibb). Ci sono anche i Ratliff, famiglia composta dall’imprenditore arrivista Timothy (Jason Isaacs, Lucius Malfoy di Harry Potter), dalla casalinga impasticcata Victoria (Parker Posey), dal figlio arrapato Saxon (Patrick Schwarzenegger, figlio di Arnold), dalla giovane appassionata di religioni orientali Piper (Sarah Catherine Hook) e dal teenager Lochlan (Sam Nivola), alle prese con un’omosessualità nascosta.

Gli attori sono adatti per i ruoli, anche se tali ruoli risultano i soliti stereotipi sia dal punto di vista fisico e caratteriale. Però, anche se stereotipati, sono quei ruoli contestualizzati allo stile narrativo di Mike White e se già i primi tre episodi sono partiti col piede giusto e continuino su questa linea, c’è la possibilità che anche la terza stagione risulterà coinvolgente e appagante.

The White Lotus 3
Ottimo 8
Voto 8
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