Agatha All Along Recensione dei primi 3 episodi: un inizio non entusiasmante

I primi tre episodi di Agatha All Along si traducono in poco impegno, me la speranza e la curiosità di vedere come finirà, ci sono. Ecco la recensione.

Giorgio Maria Aloi
Di Giorgio Maria Aloi - Contributor Recensioni Lettura da 7 minuti
Agatha
5 Mediocre
Agatha All Along

Agatha All Along è una miniserie ideata da Jac Schaeffer, nuova creazione Marvel Studios appartenente al Marvel Cinematic Universe (MCU). Si tratta dello spin-off di Wandavision, e ha come protagonista Kathryn Hahn, che riprende il ruolo di Agatha Harkness dopo il suo debutto nella Serie con protagonista Scarlett Witch (Elizabeth Olsen).

La miniserie ha debuttato su Disney Plus lo scorso 19 Settembre e sarà composta da nove episodi che verranno distribuiti singolarmente e a cadenza settimanale. Finora, sono usciti i primi tre episodi, che analizziamo in recensione

Il ritorno di Agatha Harkness

Dopo gli eventi di Wandavision, ci si ritrova in una crime story intitolata Agnes of Westview con protagonista la detective Agnes O’Connor (Kathryn Hahn). Quest’ultima sta indagando sull’omicidio di una donna ignota, ma ad un tratto le indagini subiscono un ribaltamento sovrannaturale: la donna morta in realtà è una sua vecchia conoscenza, e lei in realtà è Agatha Harkness.

La strega è stata vittima di un incantesimo di Wanda Maximoff/Scarlett Witch da ben tre anni, e ora che si è risvegliata da esso, si ritrova senza poteri. Come se non bastasse, le Streghe Di Salem le stanno dando la caccia.

Allora Agatha, con l’aiuto di un ragazzo di nome Vidal (che l’ha liberata dell’incantesimo) e di altre streghe, percorrerà la Strada Della Strega per poter riacquistare i suoi poteri.

Problemi di percorso

Dal 2008, dopo il film Iron Man, ha avuto inizio poco a poco un universo che si è fatto sempre più grande e con vari protagonisti, che hanno avuto sia avventure singole che complessive arrivando ad intrecciarsi in un puzzle che stanno mettendo sempre più su, con vari pezzi.

Per un bel po’, nonostante alcuni errori, Marvel è riuscita a gestire bene il tutto, e l’impegno era fuori discussione (basti guardare le prime tre fasi del MCU, che componevano la Saga Dell’Infinito). Ma dopo i fenomeni Avengers Infinity War e Avengers Endgame, salvo alcuni pochi prodotti riusciti, si è spesso peccato di scrittura pigra e del possibile mancato confronto tra gli addetti ai lavori, creando alcune incongruenze e confusione. In realtà, la direzione della Saga del Multiverso è ben chiara ma è come ci stanno arrivando che si percepisce questo.

Dopo Avengers Endgame, i Marvel Studios hanno voluto espandere ancora di più l’universo anche con la serialità, oltre che col cinema. Con le Serie TV si ha avuto la possibilità di esplorare angoli nascosti che difficilmente si sarebbero visti nei film. L’idea di base era approfondire dei personaggi che probabilmente non avrebbero avuto un grande spazio nei film (come appunto Agatha), coprire dei passaggi fondamentali, e esplorare altri mondi.

Se da una parte si scoprono sempre più elementi nuovi, dall’altra però subentra il problema della fatica nel gestire il tutto, negli ultimi tempi. Il problema delle Serie TV sta anche nel fatto che molte partono bene, ma poi si perdono verso la fine (salvo eccezioni). Agatha All Along invece non parte nel migliore dei modi e, viste le premesse, si cade in un contesto contrastante tra la curiosità di sapere dove vuole andare a parare, e nel timore di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

Un inizio non entusiasmante

Agatha All Along parte come una copia di True Detective, e dà l’impressione che non si stia vedendo un prodotto Marvel. Questo non è un difetto, anzi, rende l’atmosfera simile a quelle tipiche dei thriller, e coinvolge lo spettatore. Tutto ad un tratto però tutto cambia, e la Serie diventa la brutta copia di un’osmosi tra Hocus Pocus e Le Terrificanti Avventure Di Sabrina. Ed è da qui che il ritmo cala e il coinvolgimento viene quasi a mancare, tranne in qualche scena ben realizzata dal punto di vista registico. Non sembra neanche di vedere un nuovo prodotto Marvel perché finora non ha quasi nulla di supereroistico.

I primi due episodi si possono definire come una vera e propria introduzione dei personaggi e di un nuovo mondo, iniziando una storia che lascia una voglia di proseguire. Mentre i protagonisti proseguiranno la Strada Delle Streghe piena di prove, gli spettatori potrebbero invece considerare degli ostacoli ingombranti, che corrispondono ad un ritmo discontinuo e a degli espedienti narrativi che lasciano il tempo che trovano.

La Serie più che uno spin-off di Wandavision, si può considerare un sequel diretto con protagonista un personaggio di cui non si sentiva la necessità di un approfondimento, anche se c’è ancora il beneficio del dubbio che possa migliorare il tiro. Solo che se i primi due episodi hanno comunque funzionato come introduzione e fatto venire la curiosità, il terzo abbassa ancora un pò il livello e la fatica di arrivare alla fine si sente di più.

 

Kathryn Hahn non può fare tutto da sola

Kathryn Hahn nei panni di Agatha Harkness si è dimostrata nuovamente convincente, sia dal punto di vista scenico che caratteriale. Come in Wandavision, anche nella serie a lei dedicata ha mantenuto lo stesso carisma. Il problema è che nessuno dei comprimari, e anche la presunta villain, mostra alcuna caratterizzazione, e non fanno venire voglia di provare qualche sentimento nei loro confronti, se non indifferenza. Può essere mai che la protagonista possa tenere tutto il peso da sola? Impossibile.

Insomma, la nuova serie Marvel non è iniziata col botto e viste le premesse non lascia molta speranza, però ci sono ancora 6 episodi in uscita su Disney Plus (il 3 Ottobre arriva il quarto episodio) e speriamo per il meglio. Forse verrà aggiustato il tiro, ma se le cose resteranno così, si potrebbe andare incontro ad un’amara delusione. Attenzione, questo sempre inerente al prodotto in sé, perché i prossimi progetti Marvel in arrivo fanno promesse ancora più grandi.

 

Agatha All Along
Mediocre 5
Voto 5
Condividi l'articolo