Attack On Titan 2 – Recensione dell’avventura di Eren e compagni vissuta in prima persona!

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 9 minuti
8.5
Attack On Titan 2

Non sempre i videogiochi realizzati sotto licenza riescono ad appagare la richiesta della fanbase, specialmente nell’ultima decade. I casi in cui i videogiochi tratti da manga e anime si sono rivelati ottimi rendendo omaggio al prodotto originale si contano davvero sulla punta delle dita, e una delle produzioni degli ultimi anni che aveva lasciato l’amaro in bocca su più di una caratteristica, è stata proprio il primo Attack On Titan: Wings of Freedom. A infliggere un bel colpo netto di lama a questo luogo comune arriva però Attack On Titan 2, che smentendo le previsioni non proprio rosee, si rivela un titolo godibile in toto. Correggendo la legnosità del gameplay e fornendo una modalità di narrazione alternativa, l’evoluzione del brand ha subito un’impennata decisiva.

attack on titan 2

Prepararsi al massacro

Contrariamente a quello che abbiamo visto nel precedente capitolo, a dettare il corso degli eventi sarà una nostra vera e propria partecipazione in prima persona. Nella modalità storia vestiremo infatti gli abiti di un personaggio inedito che creeremo da noi, anch’esso presente nel terribile giorno 0 che ha segnato l’invasione dei giganti oltre il baluardo del Wall Maria. La nostra esperienza di gioco è accompagnata da un narratore, che racconterà pian piano i nostri progressi a partire dal nostro addestramento. Chiaramente da quanto si evince dalle sue parole, si tratta di un racconto postumo, ripercorso leggendo il diario del nostro personaggio. Questo piccolo oggetto sarà infatti una delle chiavi fondamentali del titolo, dato che il nostro alter ego virtuale scriverà tantissimi appunti sulla sua vita da soldato. Vivendo passo per passo la trama in ordine cronologico, assisteremo i personaggi della storia originale nelle loro imprese, rendendoci a nostra volta protagonisti di alcune missioni e scene che non sono propriamente legate alle azioni dei personaggi principali. Come membri della squadra, ovviamente saranno presenti momenti (che coincidono con le fasi di “vita quotidiana”) nei quali socializzare con i nostri commilitoni e far salire di grado l’amicizia con essi. Oltre a sbloccare delle piccole scene dedicate, salire di livello sarà utilissimo per guadagnare delle abilità da “equipaggiare” al nostro avatar, diventando più forte e più adatto al nostro stile di gioco.

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Il forte senso di appartenenza però non è dato solamente dal poter gironzolare liberamente nelle varie fasi che sbloccheremo man mano, ma anche dall’incredibile e fedele caratterizzazione dei personaggi. Anche quelli che durante la lettura/visione della serie rimanevano più in secondo piano, in A.O.T. 2 trovano il loro giusto spazio tanto che sarà palpabile l’idea di conversare proprio con coloro che abbiamo imparato a conoscere. Anche noi d’altro canto godremo della nostra personale reputazione, che guadagneremo in vari modi e che potremo sfruttare per ottenere bonus o per fruire di alcune strutture, come ad esempio il campo da allenamento che sarà indispensabile per aumentare le statistiche base del nostro avatar (forza, agilità, destrezza, salute, concentrazione e comando).

In queste fasi di vita quotidiana, e in alcuni intermezzi durante una missione e l’altra dei capitoli, ci saranno delle occasioni in cui potremo acquistare, vendere e potenziare il nostro equipaggiamento: per poterlo fare avremo bisogno di crediti che guadagneremo in base ai nostri risultati in battaglia, come tempo di completamento, abbattimenti e, ovviamente, la valutazione finale. Inoltre più saranno potenti le armi e i dispositivi di movimento tridimensionale disponibili, più anche i materiali necessari (anche questi ottenibili durante la missione e come premio alla fine di essa) saranno di una qualità e rarità maggiore.

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Una puntura letale

Sul campo di battaglia le cose invece saranno tutt’altro che tranquille. Come già accennato, la modalità storia ci farà vivere passo passo tutti gli avvenimenti vissuti fin ora nell’anime di Attack On Titan in ordine cronologico, e facendoci prendere parte in prima persona ai momenti chiave (e non) dell’intera serie. Dal tutorial in poi diventerà sempre più chiaro lo schema di combattimento e i movimenti da attuare diventeranno sempre più naturali al giocatore. Gran parte del gameplay si traduce nello sfruttare ambientazione e tempismo grazie al movimento tridimensionale per riuscire a infliggere colpi letali ai giganti che incontreremo, dai “più piccoli” di circa 4 metri, fino a vere e proprie montagne alte oltre i 14. I giganti dispongono di diversi punti dove possono subire danni, che si traducono nei 4 arti e nel classico punto debole dietro alla nuca. Se siete già avvezzi alla serie, saprete che la capacità di rigenerazione di queste creature è incredibile, e tagliargli braccia e gambe risulta solo un vantaggio temporaneo… ma spesso decisivo. Alcuni giganti anomali infatti dovranno essere colpiti in punti specifici (collocati casualmente sugli arti) prima di essere colpiti dietro la nuca subendo danni “reali”. Per portare a termine una missione sarà necessario compiere delle azioni ben precise, recandosi nei vari punti attivi della mappa. Sterminare giganti però non sarà l’unica cosa in grado di garantirci la vittoria: molto spesso nelle mappe di gioco dovremo soccorrere i nostri alleati, che lanceranno dei razzi di segnalazione, e che una volta in salvo spesso si aggiungeranno al nostro piccolo contingente. Queste vengono chiamate “missioni secondarie”, e hanno una valenza determinante anche per la valutazione totale a fine missione.

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I compagni che recluteremo potranno inoltre seguire le nostre direttive e attaccare al nostro comando un punto specifico, che sia un arto o la nuca di un gigante. Strategicamente queste azioni si riveleranno indispensabili per la lotta a questi colossi, specialmente quando verremo afferrati da loro e necessiteremo supporto. Queste abilità necessitano però di ricaricarsi una volta utilizzate, quindi sarà necessario sfruttarle in modo oculato. Non finisce qui! Oltre a dover ricercare la vera forza nel gruppo e non solo nelle capacità individuali (dopo tutto, siamo solo dei cadetti del 104° distretto…), starà al nostro avatar occuparsi della costruzione di alcuni avamposti nella mappa di battaglia, che sceglieremo dalla lista di quelli che abbiamo sbloccato: alcuni attaccheranno a vista i giganti, altri ci forniranno indispensabili rifornimenti di gas e lame per poter continuare a combattere. Già, rifornimenti. Durante la battaglia infatti, come l’anime detta in più di un’occasione, il gas che ci permette di utilizzare il movimento tridimensionale tende ad esaurirsi in fretta, e le lame a usurarsi contro la granitica pelle dei giganti. In ultimo, ma non per importanza, ci sarà anche la possibilità di catturare dei giganti con un apposito “cannone a rete” per donarli al laboratorio di ricerca, ottenendo così laute ricompense. Durante la “modalità alternativa” disponibile nel menù, e durante la vita quotidiana, potremo inoltre intraprendere delle missioni di ricognizione per guadagnare reputazione (da spendere in bonus e allenamenti) e fondi monetari.

Fumo e Arrosto

Sul piano tecnico c’è ben poco da recriminare, se non una curva di apprendimento leggermente spigolosa e dei cali di frame rate enormi nei momenti che vedono il crollo delle strutture (case e costruzioni varie). Il lato artistico del titolo d’altro canto è soggetto a una cura splendida, che per quanto possa presentare una grafica affannosa nelle fasi di gameplay per rendere possibile una fluidità decisiva, riesce a mantenere viva l’idea di trovarsi davvero sul campo di battaglia. L’adrenalina, la fretta, la necessità di averla vinta, saranno tutte palpabili grazie alla fedeltà dei dettagli citata poco fa di personaggi e ambientazioni, ma anche grazie a quella della colonna sonora, unita a tutti gli effetti e i doppiaggi.

Attack On Titan 2
8.5
Voto 8.5
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.