Prendi quattro amici e una passione in comune: catturare l’eccitazione, i profumi e i sapori della Roma contemporanea. Il risultato? Er Gin, di Distillerie Capitoline, un Compound Gin ottenuto dalla macerazione di undici botaniche in alcool cerealicolo, tra cui spiccano il Ginepro Toscano, le bucce di Limone di Sorrento e la Carrube laziale che gli dona il suo tipico colore ambrato. Lo chef Emiliano Valenti, l’imprenditore Alessandro De Filippo, e i due biologi Antonio Valentini e Francesco Peruzzi, hanno deciso di creare un Gin selezionando i migliori ingredienti italiani seguendone la stagionalità, naturali al 100%, senza aggiunta di zucchero o aromi artificiali, per sfruttare a pieno i sapori del territorio. Ma a dare il tocco di unicità romana a Er Gin è l’acqua sorgente, pura come sgorga dall’acquedotto di travertino romano, Aqua Marcia. Non solo Er Gin, ma anche cErasa, vERmut e per finire, l’ultimo arrivato della Casa N’amaro. Un ulteriore omaggio alla Città Eterna, simbolo del popolo romano oltre che del famoso “Old Tom Gin” molto affine per tipologia e aroma è il gatto, logo di “Er Gin”.
I prodotti
Con l’arrivo dei primi riconoscimenti si instaurano nuove sinergie che, dopo Er Gin, sfociano nella creazione della cERasa, prodotta con vino rosso naturale, fortificato con Alcool, Ciliegie e zucchero. Passaggio fondamentale è l’affinamento in botte, dove precedentemente è versato il vERmut, che conferisce al prodotto note amare e sentori di spezie.
Attraverso la collaborazione con varie aziende agricole nasce il progetto vERmut, con la produzione di linee differenti, basate su vini naturali o biodinamici, ma dissimili tra loro. Ognuna di queste linee prevede una ricetta unica e differente da tutte le altre, cucita su misura, in lotti da poche centinaia di bottiglie ognuna. La prima linea di vERmut è stata realizzata in collaborazione con l’Azienda Agricola di Priverno (LT) SETE, di Arcangelo Galuppi ed Emiliano Giorgi. Il successo dell’esperimento ha aperto la strada alle successive collaborazioni e instillato energia per nuovi progetti ancora in corso di realizzazione.
L’ultimo arrivato in casa è l’amaro N’amaro con un’etichetta criptica che nasconde degli omaggi alla Città Eterna e ai quattro amici romani.
I sapori
Per esaltare al massimo la romanità dei prodotti non si poteva scegliere location migliore del Vista Rooftop Club con vista sulla Capitale. Sulle note di un indie italiano, il primo prodotto di Distillerie Capitoline ad essere servito è stato il vERmut liscio, accompagnato da una focaccia tipo genovese con finocchiona ed indivia. Al primo assaggio il vERmut risulta delicato per lasciare sul finire un retrogusto esaltante di spezie, soprattutto di Coriandolo e Cardamomo. Buono l’abbinamento con il salato e soprattutto con la finocchiona, nonostante la non romanità dei prodotti (ammetto che li avrei apprezzati di più vista l’idea di voler esaltare i sapori di Roma). Il secondo drink servito è stato Er NEgroni, realizzato con Er Gin e vERmut e accompagnato da pallotte cacio e ova con una salsa di pomodoro a specchio con dei puntini di basilico. Il sapore in questo caso rimane più delicato rispetto al classico Negroni, esaltato ancor di più dal sapore forte del cacio. Subito dopo è stato servito la Cerasa liscia, prodotto con Shiraz, ciliegie, alcool e zucchero dolce al punto giusto e accompagnato da un cremoso di ricotta composta di pere scaglie di cioccolato e frolla al timo. Per finire, ultimo arrivato in casa è N’Amaro, un liquore amaro naturale con spiccate note di Bergamotto, Mirto e fiori di Sambuco, realizzato attraverso infusione a freddo delle botaniche in alcool di cereali per alcuni giorni con successiva aggiunta dello sciroppo ai fiori di Sambuco e Limone. Il tutto accompagnato da dei biscotti alle nocciole, perfetto a fine pasto anche per i palati più raffinati.