Mary Poppins, uno dei grandi classici della casa di produzione Walt Disney, potrebbe non essere pronto a tornare nelle sale così com’è, dopo solo qualche anno dal reboot con Emily Blunt. La motivazione? Potrebbe essere considerato poco adatto ad un pubblico di bambini a causa dell’uso di un linguaggio potenzialmente discriminatorio.
La decisione è stata presa dalla British Board of Film Classification – solitamente abbreviata in BBFC – che ha aumentato il range di età a cui sarebbe consigliata la visione di Mary Poppins a causa della presenza di un “linguaggio inopportuno”.
La BBFC ha ripreso in esame la pellicola in occasione della sua nuova uscita in alcune sale selezionate del Regno Unito, evento nato per celebrare il sessantesimo anniversario del film sulla magica tata. Il film, dunque, è al momento considerato un prodotto in cui è consigliata la visione accompagnata da un adulto.
La British Board of Film Classification non ha specificato le scene e le battute di riferimento che hanno portato a questa scelta. Ciò nonostante il giornale inglese Daily Mail ha ipotizzato che la commissione potrebbe riferirsi in particolare all’espressione Hottentot.
Hottentot è infatti un’espressione oggi considerata razzista, dato che era un epiteto che veniva utilizzato dagli europei per indicare una tribù nomade africana, quella dei Khoekhoe. All’interno del film, l’espressione è usata due volte per riferirsi agli spazzacamini che, per il loro lavoro, hanno il viso sporco di fuliggine nera.
Queste le parole dell’organizzazione: «Da una nostra ricerca sul razzismo e sulla discriminazione capiamo che una grande preoccupazione dei genitori è quella di esporre i propri figli ad un linguaggio o un comportamento inappropriato […] senza che loro ne comprendano la potenziale offesa».