Da alcuni documenti emersi durante la causa legale tra Epic Games e Google, sui mancati profitti generati dalla compagnia di Tim Sweeney, nel 2018 la Grande G avrebbe pensato di allearsi con l’azienda cinese Tencent per acquisire il publisher di Fortnite.
Secondo un report di TweakTown, l’idea di coinvolgere Tencent nell’acquisizione di Epic Games è da attribuire a Phil Harrison, allora capo della divisione Stadia e Dan Sobota, che ha svolto il ruolo di direttore di sviluppo aziendale presso il colosso di Mountain View.
I documenti hanno rivelato che il piano di Harrison prevedeva, inizialmente, l’acquisizione del 100% di Epic in collaborazione con Tencent. Difatti, Harrison riteneva Fortnite il gioco giusto per consentire a Google e, in particolar modo, alla piattaforma streaming di Stadia, di potersi ritagliare un importante spazio all’interno del mercato videoludico, grazie alla grande popolarità che allora contava più di 100 milioni di utenti attivi, e ai ricavi generati dal battle royale.
Alla fine il piano di Harrison e Sobota non si concretizzò: tuttavia, i dirigenti di Google hanno comunque pensato di optare per l’acquisto di una quota minoritaria pari al 20%, per un investimento totale di circa 2 miliardi di dollari.
La strategia ideata da Harrison è stata confermata dallo stesso Sobota, dopo che ha lasciato il colosso americano nel 2018.