Batman: The Enemy Within Episodio 1 Recensione

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 5 minuti

Telltale Games ci ha sempre fatto sognare: The Walking Dead, The Wolf Among Us e Batman sono solo alcune delle serie che milioni di giocatori hanno completato seguendo delle storie narrate con maestria, appassionanti e davvero ben strutturate. Batman di Telltale l’anno scorso aveva brillato sotto alcuni aspetti, ed era invece rimasto oscurato dai suoi fratelli di sviluppo per altri. Eppure se c’è sempre stata una cosa che Batman portava, a differenza delle altre storie usate da Telltale per i propri giochi, è la varietà di nemici: se ci pensate bene, il Cavaliere Oscuro ha così tanti nemici da poter riempire stagioni su stagioni dedicate alla propria storia. Ci troviamo ora a vedere il primo episodio di Batman: The Enemy Within, seconda stagione dedicata all’uomo pipistrello.

Dove eravamo rimasti

La cosa che fin da subito vi renderà felici è che potrete prendere tutto quello che è successo nella prima stagione e sfruttarla come base di partenza per questa seconda: scelte, cause e conseguenze si ripercuoteranno anche su questi nuovi episodi, rendendo tutto molto più personalizzato verso il giocatore. Il Batman in questione è sempre lo stesso Bruce Wayne che ha dovuto sconfiggere ben 4 nemici in poco tempo, e che adesso si ritrova con un nuovo problema: abbiamo visto già il futuro Joker durante la prima stagione, e Catwoman non se n’è di certo andata per non tornare. Insomma, le carte per superare la precedente iterazione ci sono eccome. Oltre ai personaggi già visti, torneranno soprattutto conseguenze legate a ciò che i vari protagonisti hanno vissuto: Alfred dovrà combattere con il trauma del rapimento, mentre Bruce dovrà risollevare il nome dei Wayne infangato da Cobblepot.

Squadra che vince non si cambia

Per il resto, il gioco sfrutta gli stessi meccanismi del precedente capitolo, sottolineando però in modo marcato quando un personaggio cambierà opinione, sia essa positiva o negativa, verso il nostro eroe mascherato: questa dinamica varierà di gran lunga il proseguire della storia, visto che mai come in questo Batman: The Enemy Within, le fazioni hanno avuto bordi così frastagliati.

Telltale Games insomma prende ciò che ha imparato con gli errori della prima stagione, e risolve in facil modo tutto quanto: questo episodio durerà circa 3 ore, offrirà già tutte le dinamiche viste nei precedenti episodi, e vi lascerà a bocca aperta fin dai primi minuti. L’universo DC inoltre pullula di personaggi caratteristici, magari visti in Batman ma presenti anche in altre produzioni cinematografiche, e fin da questo primo Episodio (e analizzando le sagome dei futuri episodi), se i personaggi noti erano tanti nella prima iterazione, state pur certi che qui come minimo raddoppieranno.

Essere Batman

Il dualismo tra Bruce e Batman torna, molto più marcato di prima, e le scelte diventano ancora più grigie, lasciando davvero l’amaro in bocca a prescindere da quale prenderete. Inoltre i toni diventano ancora più maturi, lasciando poco all’immaginazione, soprattutto in alcune scene abbastanza sanguinose.

Una dinamica nuova per le storie legate a Batman sono le scelte, puramente stilistiche ma davvero ben elaborate, di combattimento. Se prima potevate solo scegliere come eseguire le azioni in fase di analisi, stavolta potrete scegliere dinamicamente come proseguire in base a ciò che succede: nascondersi a sinistra o destra di una scatola, scegliere se colpire il nemico con un oggetto piuttosto che un altro, decidere di agire o rimanere ancora nascosti per pianificare. Insomma, la profondità di gioco è aumentata, le possibilità (grazie alle scelte della prima stagione) sono raddoppiate e potete starne certi, questo primo episodio getta delle fondamenta solide (e un bel po’ incasinate) per una storia che, senza ombra di dubbio, ha le carte in regola per subissare la prima stagione.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.