Prosegue la complessa vicenda che vede coinvolti Activision-Blizzard e NetEase. Come riportato qualche giorno fa sul nostro sito, la società cinese NeatEase non è intenzionata a rinnovare l’accordo con la società americana, rendendo inaccessibili a partire dal 24 gennaio ai giocatori cinesi titoli del calibro di WoW e Overwatch 2.
NetEase ha rilasciato nuove dichiarazioni al riguardo, mettendo in luce il loro punto di vista sulla vicenda. NetEase ha ufficialmente dichiarato di aver considerato inappropriata e irrispettosa la richiesta da parte di Activision-Blizzard di prolungare di 6 mesi gli accordi contrattuali presi in precedenza.
La società cinese ha infatti reso noto che Activision-Blizzard avrebbe dichiaratamente proposto tale accordo al solo scopo di cercare, nel frattempo, un nuovo team a cui appoggiarsi nel paese e che, secondo la compagnia, questo sarebbe profondamente scorretto nei loro confronti.
NetEase non sembra assolutamente propensa a trovare un nuovo accordo con Activision-Blizzard, avrebbe già provveduto, infatti, a smantellare i team che si occupavano di gestire i giochi della società americana in Cina.
Continuano quindi le polemiche e le difficoltà per Activision-Blizzard: difficoltà iniziate già con l’acquisizione delle case di sviluppo da parte di Microsoft. In attesa di ulteriori sviluppi, vi invitiamo a leggere la recensione di Overwatch 2, uno dei giochi più popolari a rischiare di sparire dalla Cina.