Abbonamento per scherzo a Disney 313, condannato operaio di Cremona

Fabrizio, operaio di 46 anni che vive a Cremona, sta ancora pagando per l'abbonamento alla rivista Disney 313 che fece per scherzo all'amico.

Martina Lembo
Di Martina Lembo - Contributor News Lettura da 3 minuti

Si tratta di uno scherzo all’apparenza innocuo, ma che ha comportato gravi conseguenze per l’ideatore, quello dell’abbonamento alla rivista Disney 313 da parte di Fabrizio, oggi 46 anni, residente a Cremona.

Fabrizio è un operaio che, nel 2013, ha avuto l’idea di fare una burla all’amico Stefano, ma sono passati 9 anni e, di divertente, non è rimasto niente. A insaputa di Stefano, infatti, Fabrizio ha attivato un abbonamento a Disney 313, una rivista con protagonisti Paperino e la sua intramontabile decappottabile rossa targata 313. Per attivare il servizio di abbonamento è bastata una telefonata, e Stefano si è visto recapitare a casa il primo numero della rivista, oltre al cedolino per il pagamento dei successivi numeri.

Pensando a una truffa del servizio di abbonamenti, l’uomo ha deciso di presentare una denuncia contro ignoti, non avendo idea che si trattasse di un “innocuo” scherzo da parte di Fabrizio. Per la Guardia di Finanza è stato piuttosto semplice risalire al numero di telefono che aveva attivato l’abbonamento, e le carte sono state scoperte. L’operaio aveva dovuto risarcire subito 1000 € per l’attivazione dell’abbonamento e il fastidio causato. La multa non è, tuttavia, stava sufficiente per fermare il processo per sostituzione di persona.

A 9 anni di distanza le cose non sono migliorate per Fabrizio. Secondo quanto riferito dalla provincia di Cremona, infatti, a causa dell’accusa l’operaio aveva dovuto prendere un avvocato, presentando istanza di gratuito patrocinio poiché non era in grado di sopperire alla spesa. Dopo il patteggiamento a 3 mesi con pena sospesa, e una seconda multa di 600 € da versare all’ormai ex amico, Fabrizio aveva dichiarato i suoi due lavori da operaio, compilando l’autocertificazione per il diritto a una difesa gratuita.

In questo caso è arrivata una nuova batosta. Fabrizio aveva all’attivo anche un terzo lavoro, sempre come operaio, che gli avrebbe impedito di avere diritto al gratuito patrocinio poiché la cifra da lui guadagnata era oltre la soglia minima. Ad oggi l’avvocato dell’uomo, Santo Maugeri, ha richiesto di tramutare la pena detentiva in lavori socialmente utili, e la sua richiesta è stata accettata. Fabrizio non riesce ancora a darsi pace e, di recente, ha dichiarato:

Per quello scherzo che ritenevo innocuo mi è capitato tutto questo. Mi dispiace.

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Contributor
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.