La Russia risponde al blocco di giochi e servizi con la pirateria?

La Russia starebbe per "legalizzare" la pirateria con un emendamento che consentirebbe il rinnovamento delle licenze senza consenso del titolare.

Raffaele Palmieri
Di Raffaele Palmieri News Lettura da 3 minuti

La Russia, a causa delle azioni intraprese dal suo presidente Vladimir Putin in Ucraina, è sempre più isolata dal resto del mondo, anche in ambito tecnologico e sarebbe pronta a “legalizzare la pirateria. Nei giorni scorsi, infatti, moltissime multinazionali come Microsoft, Nvidia, Intel e AMD si sono apertamente schierate contro le azioni russe smettendo di offrire i propri servizi o di vendere i propri hardware nella Federazione Russa.

La Russia, però, non ha perso tempo e, secondo Rossiyskaya Gazeta, quotidiano fondato nel 1990 e organo di stampa governativo ufficiale, starebbe pensando di chiudere un occhio sulla pirateria, consentendo così ai cittadini russi di continuare a utilizzare i servizi interrotti negli ultimi giorni.

Nello specifico, nel pacchetto di misure che il governo sta presentando in queste ore per contrastare le sanzioni comminate da più parti ai danni della Russia, sarebbe presente un emendamento che regolarizzerebbe in una nuova maniera le licenze software.

Come funzionerebbe questa misura? In sostanza, la licenza software di un’applicazione o di un programma si rinnoverebbe in maniera automatica senza necessariamente chiedere consenso al proprietario del diritto d’autore o del brevetto. Si tratterebbe, quindi, di una sorta di pirateria legalizzata.

Russia pirateria

Ovviamente, questo emendamento funzionerebbe solo se l’azienda avesse sede in uno dei paesi che hanno accettato e firmato le sanzioni ai danni della Federazione Russa nell’ambito della guerra in Ucraina. Un escamotage che, come detto, consentirebbe ai cittadini russi di continuare a utilizzare servizi e programmi in maniera totalmente gratuita.

Il colmo è che il governo sostiene che questo emendamento non andrà a degenerare in una forma di pirateria legalizzata. La legge russa, infatti, punisce con un massimo di sei anni di reclusione e con multe fino a mezzo milione di rubli chi commette reati inerenti alla pirateria informatica e non.

Non ci resta che aspettare e capire in quale direzione si muoverà il governo per cercare di tutelare i propri cittadini che, a causa delle azioni scellerate e vergognose di Putin in Ucraina, si ritrovano ad avere a che fare con una serie di problemi, mentre non si ferma la gara di solidarietà tra le software house.

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Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.