Da quando a marzo del 2017 Nintendo Switch è arrivato sugli scaffali, il mondo dei videogiochi non è più stato lo stesso. Nintendo è riuscita a realizzare un nuovo gioiellino che la risollevasse di molto dopo quanto visto con Wii U, ed è facile dire che c’è riuscita senza ombra di dubbio. Una console portatile con buon supporto dalle terze parti e con una marea di esclusive, che però non si presenta con la potenza della nuova generazione (neanche della scorsa, in realtà), e richiede quindi dei compromessi per permettere di giocare in compatibilità. Ed ecco che allo scoccare del quinto anno di vita della piattaforma, anche Valve si prepara per lanciare un dispositivo simile, lo Steam Deck, più costoso ma simile nell’idea e nel design, seppur all’effettivo si tratti di un PC in miniatura e non propriamente di una console. Con un nuovo competitor di Nintendo Switch che arriva sul mercato quindi, ha senso vendere la console per mettere mano su uno Steam Deck? Scopriamo in questo articolo i pro e i contro.
Tanto simili quanto diverse
Nonostante un design simile, in realtà le due piattaforme da gioco risultano molto diverse. Non parliamo solo della grandezza e del design, primo punto che le distingue – seppur forse il meno importante – ma delle effettive potenzialità delle due piattaforme. È bene chiarirlo fin da subito in questo articolo di “confronto” fra Nintendo Switch e Steam Deck, non stiamo parlando di PS4 e PS5, di Xbox One e Xbox Series X/S, di Nintendo DS e 3DS, ma di due piattaforme complementari e non sostitutive. Viene quindi da sé che, per quanto vendere Switch per Steam Deck possa offrire dei vantaggi, ciò porterà comunque a dei “sacrifici”, più o meno importanti in base all’esperienza che gli utenti desiderano vivere.
Va infatti detto che l’ecosistema Nintendo non vende di certo per i suoi servizi, ma per la sua semplicità di utilizzo e per le mille trovate che via via vengono sviluppate dalle software house che collaborano con il colosso nipponico, e che di sicuro le altre piattaforme non vedranno in egual misura. Non si parla solamente della possibilità di staccare i Joy-Con per vivere un’esperienza diversa, dato che le altre modalità (dock in arrivo incluso) sono in comune con Steam Deck, ma proprio del provare novità condivise impossibile da trovare in ulteriori ecosistemi del mercato videoludico. Insomma, le potenzialità del multiplayer in locale con l’ammiraglia in questione non sono poche, e stando a quel che sappiamo il tutto non verrà applicato anche sul nuovo titolo di Valve.
Ecco quindi che la prima differenza sostanziale fra le due piattaforme si presenta sin da subito. Se apprezzate particolarmente le esperienze Nintendo di questo tipo, che vi permettono di giocare con altri utenti a una marea di titoli, con sempre di nuovi in arrivo, vendere la console sarebbe controproducente. Per sintetizzare, a perderci saranno proprio le esclusive, dato che – nonostante il mercato PC non ne abbia di certo poche – quanto visto su Switch non viene riproposto su ulteriori piattaforme. Grazie proprio a questo aspetto, anche chi ha già una console next-gen si trova ad acquistare l’ammiraglia di Nintendo. Il nostro consiglio per questo specifico ambito, quindi, è quello di valutare la vendita solo se non siete interessati alle esclusive Nintendo, o se magari avete già messo mano su tutte quelle di vostro interesse e non immaginate nel breve periodo delle prossime uscite che vi facciano cambiare idea in tal senso.
Tanti pro e contro
Nel caso in cui abbiate messo mano su Switch per la sua portabilità, perfetta per i titoli indie, e non quindi per le sue esclusive, vendere il gioiellino Nintendo per Steam Deck potrebbe invece essere la scelta giusta. Nonostante l’eShop e alcune copie fisiche abbiano avuto fino a oggi il monopolio per la portabilità, con dei prezzi che tante volte fanno storcere il naso agli utenti, non si può dire lo stesso per quel che concerne lo Steam Deck. Stiamo parlando di un computer che apre le porte a un supporto clamoroso per quel che riguarda gli indie, in quanto permette di fruire della propria libreria di Steam nel caso ne abbiate già una, e di ampliarla ulteriormente senza grossi costi fra bundle, offerte della settimana e stagionali, ed Epic Games Store. Ciò vi permetterà quindi di avere fra le mani ben più indie di quanti possiate riuscire a gestirne con costi bassissimi, come in fondo avviene per tutti gli utenti PC.
C’è anche da dire che, pur sacrificando le esclusive Nintendo, grazie alla sua potenza e allo schermo con risoluzione solamente HD, Steam Deck si prepara a far girare una miriade di titoli per console “classiche” in portabilità, oltre che le già accennate molte esclusive PC che hanno fatto la fortuna di questa piattaforma. Giocare il recente Elden Ring, salvo qualche porting in cloud, sembra un sogno piuttosto irrealizzabile, mentre su Steam Deck si punta agli oltre 30 FPS per la nuova esperienza di FromSoftware. Lo stesso vale anche per centinaia di giochi indie che puntano a offrire addirittura 60 FPS sulla portatile di Valve, un caso quasi raro su Switch. Al momento, all’infuori della parola della compagnia, non abbiamo prove concrete di come la piattaforma verrà supportata per le grosse uscite in futuro, ma c’è da dire che chi non ha una console fissa, o vuole fruire dei giochi che non arrivano su Switch in portabilità, potrebbe trovare nello Steam Deck quanto ricercato.
Entrambe, o una sola?
Ci teniamo a concludere questo articolo che mette a confronto Nintendo Switch e Steam Deck cercando di aiutarvi nella vostra scelta, che dobbiate vendere una piattaforma per l’altra o scegliere quale acquistare. A nostro parere, la domanda principale che dovreste farvi riguarda le potenzialità esclusive di Switch, fra titoli che non arriveranno su ulteriori piattaforme e funzionalità uniche del gioiellino, che potrebbero essere molto importanti… o addirittura indifferenti per voi. Nel caso in cui ciò sia di poca importanza per la vostra esperienza nel campo dei videogiochi, probabilmente con Steam Deck ne avrete già abbastanza. In caso contrario, potreste pentirvi amaramente di aver venduto Nintendo Switch. Va considerato anche che la controparte di Valve risulta ben più costosa, specialmente se si punta ai modelli con maggiore memoria, e che quindi passare all’offerta della “concorrenza” potrebbe richiedere un ulteriore apporto in denaro.