Scalebound tornerà? Parla Kamiya: “ero serissimo”

Il celebre director di Platinum Games, vale a dire Hideki Kamiya è tornato ad affermare con energia la sua voglia di lavorare a Scalebound.

Samuel Raciti
Di Samuel Raciti News Lettura da 3 minuti

Quando si sente parlare di Scalebound, sembra di ascoltare storie di una sorta di chimera leggendaria, un oggetto quasi mistico capace di far confluire gli interessi di Platinum Game con a capo Hideki Kamiya e Microsoft in un unico promettente gioco. Infatti, si era a lungo discusso di questa ipotetica esclusiva per Xbox One, poi però cancellata in modo anche piuttosto brusco nel 2017 e da allora mai confermata ufficialmente.

Le ultime affermazioni del buon Kamiya potrebbero però far cambiare parzialmente le carte in tavola, per quanto ancora si parli esclusivamente di dichiarazioni d’intenti e non di vere e proprie conferme ufficiali di Microsoft. Ma facciamo un passo indietro, qualche settima fa era emersa la notizia che il già citato director era ancora molto interessato a ridar vita al progetto nonostante la brusca chiusura di oltre 5 anni fa.

Nella giornata di oggi, lo stesso sviluppatore ha riconfermato le sue precedenti affermazioni durante un’intervista ai colleghi di VGC, nella quale ha affermato di “non star scherzando affatto”, ma anzi di essere molto desideroso di riprendere in mano l’intero progetto e provare a ridargli vita. Quando però gli è stato chiesto se avesse già parlato con Microsoft per far risorgere Scalebound come una fenice, Kamiya non ha voluto rispondere in modo chiaro.

Nel corso della predetta intervista però, il dev è arrivato persino a rivolgersi allo stesso Phil Spencer (capo della sezione Xbox di Microsoft) con lo scopo di riprendere nuovamente la collaborazione fra le due case. -Da buon giapponese però- ndr, Kamiya è anche tornato sui propri passi riguardo alla cancellazione del 2017 e si è preso nuovamente tutte le responsabilità per la fine del progetto, dopo le scuse ufficiali già emerse diverso tempo fa.

platinum games

Infatti, a detta dello sviluppatore, il progetto era naufragato a causa della “impreparazione” del team nella realizzazione di giochi con l’allora relativamente nuova versione dell’Unreal Engine e delle componenti online per loro completamente inedite. Tuttavia, adesso dopo 5 anni, il team è a detta del dev, molto migliorato, e probabilmente pronto per la sfida.

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Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.