Inutile girarci troppo attorno, il BFG è indubbiamente una delle armi più iconiche di DOOM, una bocca da fuoco capace di far impallidire anche i più possenti demoni dell’Inferno che, di capitolo in capitolo, ci ha permesso di fare a pezzettini innumerevoli avversari. Ovviamente anche in DOOM Eternal è presente questa portentosa arma, la quale recentemente è divenuta – incredibile ma vero – uno spettacolare PC da gaming con RTX 3080 al seguito che è stato denominato “PC BFG”.
In un recente episodio della serie GeForce Garage di Nvidia, la modder Celica ha mostrato il suo elaborato “PC BFG”, fornendo nel mentre svariate interessanti informazioni sulla build stessa. Secondo quanto dichiarato, la modder ha aggiunto alcuni elementi specifici al design dell’arma, descritta come una creazione dallo stile fantascientifico tanto ricco quanto sinuoso.
Pur non essendo particolarmente utile per fare a pezzi demoni, il prodotto poggia su un ricco alloggiamento che fa da base per quella che pare essere un’enorme arma in stile torretta (qualcuno si ricorda dell’enorme BFG visto in Doom Eternal?) e si caratterizza per luci al neon che possono essere attivate o disattivate a comando.
Per quanto concerne invece le componenti interne del “cannone”, la build presenta una CPU Intel i7 10700K, 16 GB di memoria Zadak e una scheda madre da gaming ASRock Z490. La GPU RTX 3080 è invece montata sulla canna della pistola, con le ventole della scheda che simulano uno splendido effetto di ricarica dell’arma, giusto per rimanere in tema.
Come facilmente immaginabile, questo portentoso PC succhia anche energia in quantità spaventose, visto che sfrutta un alimentatore Cooler Master da 1.000 W. Proprio come i migliori PC da gaming in circolazione, la build utilizza anche un dispositivo di raffreddamento AIO Cooler Master per mantenere sufficientemente basse le temperature della pistola.
Difficilmente un prodotto simile verrà mai reso disponibile sul mercato e, onestamente, considerando sia le caratteristiche del computer che la sua unicità, forse è meglio che sia così. Dopotutto, non parliamo certo di un lavoro adatto alle tasche di tutti.
