Andrew Garfield racconta la scena con MJ in Spider-Man: No Way Home

Andrew Garfield racconta la sua esperienza nel film, soprattutto riguardo la scena in cui Peter di Amazing Spider-Man salva MJ dalla caduta.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief News Lettura da 4 minuti

Nonostante sia passato più di un mese dall’uscita di Spider-Man: No Way Home, ancora si parla molto del film e di come, tra le tante cose, i piccoli dettagli siano quelli più interessanti. Durante una puntata di Happy Sad Confused (che potete trovare su Apple Podcast seguendo il link fonte), Andrew Garfield ha parlato di come è stato lavorare con Zendaya (MJ), ma soprattutto di come è andata la scena che ha fatto saltare dalle sedie molti fan al cinema.

Se non avete visto il film, anche se già vi sarete spoilerati la presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home nei panni dei due precedenti Uomo Ragno usciti al cinema, non andate avanti visto che faremo spoiler anche sul resto.

La scena in questione è quella legata alla caduta di MJ: in quell’istante il Peter Parker di Tom Holland prova a salvarla, senza riuscirci. A farcela a prendere MJ sarà però Spider-Man di Andrew Garfield, così da riscattarsi per la morte di Gwen Stacy. Durante l’intervista, parlando a cuore aperto, Andrew ha rivelato ogni retroscena, anche del momento in cui i due parlano una volta atterrati (che, come Garfield dirà, potrebbe addirittura essere stata improvvisata).

La prima pagina che ho visto è stata quella legata a me che prendevo Zendaya, e lì ho capito che dovevo farlo. Era un momento profondo, un fratello più grande che, da un altro universo, salvava il fratello più piccolo dall’avere la stessa sorte (ovvero la perdita dell’amata). Si tratta di un momento predestinato a livello cosmico, dove io mi trovo a curare il trauma più grande della mia vita e allo stesso tempo salvo quello che potrebbe essere mio fratello minore dall’averlo allo stesso modo. Subito ti trovi in un territorio “mitico”, ed è profondamente bello.

Avevamo bisogno di quel momento nel laboratorio, così da far vedere al mio Peter Parker i due insieme (Peter di Tom Holland e MJ di Zendaya), in modo tale che il mio Peter volesse che stessero insieme. Quella visione ha aperto delle ferite in Peter (Amazing), ma allo stesso tempo gli fa capire che vuole che loro abbiano quel rapporto. Per questo la scena del laboratorio è vitale per il salvataggio dopo.

Non ricordo se il momento finale fosse scritto o improvvisato, ma di base era un momento per far vedere che il mio Peter pensava a qualcosa come “credo di averti salvato” ma voleva conferma da parte di MJ, voleva che MJ glielo dicesse perché in quel momento (Peter) non vedeva lei ma vedeva il corpo esanime di Gwen Stacy. La conferma del fatto che MJ stia bene permette a Peter di uscire dal passato, come se Gwen avesse messo una mano dietro alla schiena di Peter per dirgli “ora puoi riposare” dopo questo evento cosmico.

Zendaya, essendo un’attrice e una persona creativa, avendo visto quello che stavo facendo ed essendo sensibile (non ricordo se fosse improvvisato o se comunque l’idea fosse stata sua durante la scrittura del copione) ha pensato di chiedere lei a me se era tutto ok.

Ricordiamo che sempre in quell’occasione Andrew Garfield aveva anche rivelato di non aver mai detto nulla – anzi mentendo – a Emma Stone (attrice che ha vestito i panni  di Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man).

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.