Red Dead Redemption 3: il sequel è già in sviluppo da più di due anni?

Secondo il curriculum di uno dei dipendenti di Rockstar Games, Red Dead Redemption 3 potrebbe essere in sviluppo da almeno due anni.

Samuel Raciti
Di Samuel Raciti News Lettura da 3 minuti

Nelle ultime ore sembrano esserci stati alcuni “movimenti sospetti” a Rockstar Games, con un dipendente che ha scritto nel proprio curriculum lavorativo, di aver fatto esperienza per due anni in un nuovo gioco, e pare che questo prodotto in sviluppo sia proprio Red Dead Redemption 3.

Proviamo ad andare più a fondo nella questione, pare infatti che il dipendente di cui vi abbiamo accennato, chiamato Simon Parr, abbia scritto tutti gli elementi distintivi della propria carriera di sviluppatore, citando fra gli altri anche giochi molto importanti come la remastered di Grand Theft Auto 5 (probabilmente su PS4 e Xbox One) e il fantastico Red Dead Redemption 2, oltre che innumerevoli altri giochi.

Fra questi viene citata per l’appunto una lunga esperienza di due anni, nella quale avrebbe guidato il team IA per i veicoli di terra in un non meglio specificato “RDR3”. Le assonanze ovviamente con Red Dead Redemption 3 sono evidenti e di conseguenza ipotizziamo che quello che voglia dire lo sviluppatore è che si è occupato dello sviluppo dell’IA dei cavalli nell’ultimo biennio, con ulteriori e non meglio chiarificati progetti.

Come al solito ci teniamo a specificare che questa illazione è dovuta dalla presenza di rumor assolutamente non confermati dalla stessa Rockstar Games, e di conseguenza vi invitiamo caldamente a prendere la questione con le pinze fino a contrordine ufficiale, e a non saltare a considerazioni affrettate.

red dead redemption 2

Questo perché non è assolutamente da escludere che lo stesso dipendente possa aver commesso anche un banale errore di battitura nello scrivere “RDR3” sul curriculum, magari intendendo il secondo capitolo. Certo fa riflettere il fatto che anche dopo che il polverone si è alzato, lo stesso dev che fra l’altro è stato lead designer in diversi giochi, non abbia corretto il tiro. Tuttavia, come già detto non possiamo essere assolutamente certi.

Dopotutto, Red Dead Redemption è una delle serie più amate del mondo, anche perché oltre ad essere un’esponente di titoli dall’altissima qualità, è un marchio sotto le ali protettrici di Rockstar Games, probabilmente una delle software house più conosciuta sul pianeta Terra, non ci stupisce quindi che una qualsiasi notizia in merito ai lavori della casa produttrice possano attrarre una così grande attenzione.

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Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.