Final Fantasy Pixel Remaster: fra nuove piattaforme e feature, Square Enix risponde

Feature, piattaforme e non solo: Square Enix ci offre nuove informazioni su Final Fantasy Pixel Remaster, riassumiamo il botta e risposta.

Alessandro Bozzi
Di Alessandro Bozzi News Lettura da 3 minuti
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La scelta di piattaforme per Final Fantasy Pixel Remaster è quantomeno inusuale, ma parlando di feature e quant’altro Square Enix non ha escluso di annunciarne di nuove. Tutto sta, come sempre quando si parla di port, all’interesse dimostrato dal pubblico. Il sempre vigile Nibel su Twitter ha archiviato la sessione di botta e risposta in questione.

Partendo dalle piattaforme, Square Enix si è definita aperta all’idea di portare il gioco su console. Tuttavia, deve esserci della richiesta dal pubblico, e non è da escludersi che questa affermazione del publisher sia da interpretarsi come una richiesta di supporto. In tal caso, carta canta: qualcuno dovrà contribuire alle vendite su mobile e Steam.

Dopo le piattaforme, Square Enix si è soffermata sulle nuove feature di Final Fantasy Pixel Remaster e c’è tanta bella roba di cui parlare. Per iniziare, l’equilibrio del gioco è stato rivisto: supponiamo dunque di dover dire addio alla famigerata penisola del primo Final Fantasy con i mostri sovralivellati.

Kazuko Shibuya, da sempre responsabile della pixel art degli episodi bidimensionali della saga, si è occupato di ridisegnare tutti gli sprite del gioco. Allo stesso tempo, il comparto audio è stato rivisto, sia dallo storico compositore Nobuo Uematsu che dal team responsabile degli effetti sonori. Un remaster in tutto e per tutto, dunque.

https://twitter.com/Nibellion/status/1417410445510651904?s=08

Non sarebbe una riedizione degli episodi classici senza il mitico Bestiario. In aggiunta, sarà possibile segnare la presenza dei mostri sulla mappa, mentre l’aspetto retrospettivo delle feature si estenderà anche alla disponibilità di musica e illustrazioni per la consultazione, senza parametri di sblocco.

Il test audio, infatti, ci permetterà di godere già dall’inizio dei capolavori di Nobuo Uematsu (ormai presente solo per un ritorno alle origini), dall’iconico Preludio composto nel giro di dieci minuti alla prima opera composta per un videogioco, Maria e Draco da Final Fantasy VI (Aria di Mezzo Carattere). Lo stesso vale per i disegni.

Le famose illustrazioni di Yoshitaka Amano (a cui dobbiamo lo stile astratto degli sfondi di ciascun logo) saranno infatti fruibili a loro volta dall’inizio. Infine, con buona pace di chi avrebbe voluto giocare su console, abbiamo un duplice supporto a tastiera e controller.

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Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.