Call of Duty: Activision assume per triplicare i team di sviluppo

Activision è pronta ad assumere oltre 2.000 persone tra le proprie fila, e brand importanti come Call of Duty sono destinati a triplicare il personale.

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor News Lettura da 2 minuti

Activision è un’azienda che ha negli ultimi anni accresciuto ancor di più la propria importanza nel mondo dei videogiochi, e chiaramente anche i propri guadagni. Stando a quanto dichiarato dall’azienda, questa punterebbe ad assumere 2.000 nuovi sviluppatori nei prossimi due anni, il che la porterebbe a triplicare le dimensioni di alcuni importanti franchise, tra cui senza dubbio è presente anche quello di Call of Duty.

Nonostante non sia stato espressamente detto nella comunicazione, è praticamente certo che il brand sia tra quelli chiamati in causa: si tratta del marchio più prolifico dell’azienda, con il reddito legato allo sparatutto che è schizzato alle stelle, crescendo di anno in anno addirittura del 72%. Numeri mostruosi, legati soprattutto all’esplosivo successo di Call of Duty Warzone e a quello di Call of Duty Mobile.

Proprio grazie ad un annuncio riguardante la controparte per i dispositivi mobili, abbiamo un’ulteriore conferma sulla volontà di Activision di far crescere il team legato a Call of Duty. Nelle ultime ore infatti sono comparsi in rete, Linkedin tra tutti, degli annunci riguardanti dei nuovi ruoli disponibili in tutto il mondo per Call of Duty Mobile, che oltre ai già noti impieghi aggiungono anche quelli nella grafica, nell’engineering (richiesta la conoscenza del linguaggio di programmazione C++), e chiaramente nel design.

Nel frattempo, nelle ultime ore è stato confermato che ad occuparsi della versione next-gen della nuova iterazione del gioco nel 2021, sarà niente meno che Sledgehammer Games. Possiamo aspettarci quindi, dati i profitti degli ultimi anni, che la stessa Activision possa attuare alcune strategie di marketing – e non solo – similari a quelle che hanno accresciuto il potere del brand, qualitativamente, monetariamente e anche sul piano dell’utenza.

Se riuscirà ad accontentare allo stesso tempo i giocatori della nuova e della passata generazione di console in questo primo anno di non transizione, ce lo dirà solamente il tempo.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.