Boogeyman – Anteprima del nuovo gioco di Escape Studios

A voi la nostra anteprima di Boogeyman, il nuovo e intrigante boardgame creato da Escape Studios e Antonio Ferrara.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Impressioni Lettura da 7 minuti

I genitori escono per una cena o qualche serata a teatro, i piccoli rimangono a casa e la babysitter, spesso più impegnata a pensare ai propri interessi che ai bambini, si ferma a casa per la notte e controllarli. Questo incipit è stato masticato da molti intrecci narrativi, con una frequenza maggiore per quanto riguarda i film horror. Se quindi queste dinamiche le avete già vissute all’interno di qualche film, non le avete mai provate all’interno di un gioco da tavolo: oggi andiamo a scoprire in anteprima Boogeyman, nuovo gioco di Escape Studios e di Antonio Ferrara, nonché nuovo capitolo dedicato al fantastico gruppetto dei Pizza & Investigations.

Il gioco riprende gli stessi personaggi visti in Tales of Evil – solamente più giovani – e li pone all’interno di una casa assieme alla terribile babysitter. Ovviamente non mancano creature mostruose da combattere: per questo la presenza dell’Uomo Nero, il Boogeyman, che ci inseguirà di volta in volta cercando di acchiapparci tutti.

Il gioco

A differenza di Tales of Evil, che poneva l’accento sull’esplorazione, Boogeyman invece ci propone in un tabellone già aperto, composto da svariate stanze. Ogni stanza avrà al suo interno dei segnalini sovrapposti che, uno alla volta, andranno tolti attraverso il completamento di alcune carte. Ogni “torre” composta da due segnalini ne avrà in cima un terzo raffigurante una lampadina, che potrà essere switchata da accesa a spenta. L’obiettivo quindi dei giocatori sarà quello di toglierli, girando la rispettiva carta e completando l’evento in questione.

Per avviare il finale del gioco i giocatori dovranno trovare un trittico di oggetti dello stesso colore, celati sotto a tanti altri segnalini da girare che vi permetteranno di prendere oggetti utili ma, allo stesso tempo, faranno rumore e permetteranno alla Babysitter di inseguirli. L’incontro con questa farà partire una carta dedicata con un qualche evento negativo, e inoltre muoverà il segnalino stress – come succedeva a Tales of Evil – avanti di uno. Quando raggiungerà il valore finale, la partita sarà finita decretando la sconfitta del party.

Oltre alla Babysitter ci sarà anche il temuto Boogeyman, terribile mostro che ogni fine round comparirà in una delle stanze, spegnerà la luce (passando dalla lampadina accesa a quella spenta, e quindi ad un altro mazzo di carte più punitivo) e in caso di incontro con uno dei bambini, farà girare la relativa carta Boogeyman. Anche il mostro, come la Babysitter, avrà un contatore stress.

Sia i contatori stress che quelli della comparsa del Boogeyman muoveranno inoltre un altro paio di carte evento che andranno a cambiare la partita: alcune di queste genereranno delle attività Fusion System, azioni da fare nella vita reale per far continuare la partita senza malus (come giocare a terra, con la luce spenta o altre attività semplici da fare ma comunque divertenti da intersecare con la partita).

Semplificato il tiro dei dadi infine, così come il combattimento, che si stacca di più dalla meccanica di libro-gioco in favore di un board game più “classico”.

Il finale

Dopo aver preso i tre oggetti, i giocatori potranno avviare il finale: dopo aver controllato il proprio obiettivo personale, capace di farvi recuperare uno status (ne avrete tre a partita, dopo i quali sarete storditi e quindi potrete soltanto essere svegliati da un altro giocatore), partirà in base ad alcuni valori all’interno del gioco il finale a fumetti, scene da fare un giocatore alla volta che vi faranno perdere (in caso di fallimento) punti, carte e status, così da vedere chi sopravvivrà a tutto quanto.

Il gioco propone quattro modalità: se quella che vi abbiamo raccontato è cooperativa (ed è giocabile anche in solo), Boogeyman permette di giocare anche in modalità competitiva (dove 6 giocatori potranno essere i bambini e 1 giocatore il Boogeyman, con tanto di mazzo di carte dedicato aggiuntivo) e semi-competitiva (quando il primo bambino perderà tutti gli status, inizierà a giocare come Boogeyman).

Boogeyman propone un gameplay decisamente più facile da gestire del suo predecessore: ogni approccio alla partita, seppur richieda un settaggio preciso della mappa, propone un gioco facile da gestire, sfaccettato e divertente. Le carte omaggiano il mondo della cultura pop e dell’horror in modo arguto e, ogni singola azione, seppur fatta in modo opportuno, potrebbe portare svantaggi al gruppo e al giocatore.

I risultati degli eventi sono gestiti da un classico d6 (potrete però modificare i tiri di +1 o -1 con le caramelle, una sorta di valuta che avrete in gioco), mentre il calcolo degli spazi di movimento e degli eventuali rischi (soprattutto visto che saprete dove è già stato il Boogeyman e dove si trova la Babysitter) sarà vitale. Divertenti le interazioni tra le carte che, in alcuni casi, potrebbero portarvi a situazioni davvero divertenti da giocare e fantastico il modo in cui tutte le dinamiche saranno intersecabili tra loro in modo preciso.

Se c’è una cosa che abbiamo potuto provare poco riguarda il finale: il prototipo che abbiamo ricevuto aveva solo tre storie a fumetto, contro le molte più che dovrebbero essere disponibili, e queste hanno un po’ spento l’adrenalina creata durante la partita. Siamo fiduciosi del fatto che la versione retail sarà rifinita nella versione definitiva, e di certo l’analizzeremo in sede di recensione. Potete trovare intanto il Kickstarter a questo link.

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Editor in Chief
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.