Stefano Lepri, in arte St3pny, è uno youtuber fiorentino di 27 anni molto acclamato e affermato tra il pubblico giovanile. Esperto videogiocatore e autore di video gameplay, grazie all’importante numero di oltre quattro milioni d’iscritti è riuscito a stipulare contratti con diverse compagnie pubblicitarie. Purtroppo, proprio questo argomento spinoso ha messo la celebrità d’internet in un bel pasticcio, visto il mancato pagamento dell’IVA di settantacinquemila euro nel 2017.
St3pny ha infatti guadagnato la bellezza di trecentocinquantamila euro in quell’anno e, secondo gli accertamenti della guardia di finanza e del sostituto procuratore Christine Von Borries, l’imposta del valore aggiunto è risultata evasa. Per questo motivo il pubblico ministero, negli ultimi giorni dello scorso mese di Gennaio, ha deciso una condanna di ben un anno e quattro mesi di reclusione per il ragazzo. La difesa di Lepri ha chiesto l’assunzione, visto la mancata conoscenza della qualificazione della sua professione. St3pny, infatti, stipula contratti con le agenzie pubblicitarie per la pubblicazione di banner e spot all’interno dei suoi video, usando la cessione dei diritti di autore che apparentemente non prevede versamento iva. Il già citato Von Borries, invece, considera quest’attività come un vero e proprio lavoro autonomo, e per questo necessità di un proprio trattamento economico. In assenza di vere e proprie direttive sull’argomento, il giovane non ha applicato questa importante legge causando, così, l’indagine sul suo conto in corso dal 2019. La prossima udienza per il caso, visto la sentenza ancora non ufficializzata, è prevista per il 18 Febbraio 2021.
In qualunque modo la storia si evolva questo è un precedente importante, essendo il primissimo caso di youtuber a essere condannato per la seguente questione. Purtroppo, non esiste ancora una reale regolamentazione per questo genere di attività, lasciando così diverse persone spaesate per determinate questioni. Sappiamo però che la legge è uguale per tutti, quindi è possibile che la condanna venga applicata nonostante la mancata consapevolezza del giovane imputato.