Iron Conflict – Anteprima dello strategico di Angela Game

Siamo scesi nei campi di battaglia di Iron Conflict, un titolo attualmente disponibile su Steam in Early Access. Ecco com'è andata!

Giuseppe Fragola
Di Giuseppe Fragola Impressioni Lettura da 7 minuti

Lanciato in versione Closed Beta lo scorso 14 agosto e disponibile in versione Early Access su Steam dall’8 gennaio di quest’anno, Iron Conflict è – come gli stessi sviluppatori di Angela Game amano definirlo – un Modern Real Time PVP Strategy Game, ovvero un gioco appartenente al genere degli gestionali strategici, fortemente incentrato sul Player vs Player online con battaglie in tempo reale. Abbiamo preso la decisione di scendere negli infuocati campi di battaglia realizzati grazie alla potenza dell’Unreal Engine 4 per scoprire se vale la pena dedicare parte del proprio prezioso tempo in Iron Conflict. Scoprite insieme a noi com’è andata!

Iron ConflictIron Conflict: come in terra così in cielo

Iron Conflict è un titolo strategico di guerra che offre due diverse visuali e due differenti approcci alle battaglie: è possibile giocare utilizzando la classica visuale a volo d’uccello, in romantico e perfetto stile Age of Empires, o discendere sul campo di battaglia controllando ogni singola unità a terra o in volo. Le sorti della battaglia sono strettamente legate alla capacità di cooperazione tra i vari giocatori, in un titolo esclusivamente incentrato sul multiplpayer online PvP, con battaglie che variano da un minimo di 3vs3 giocatori, fino ad un massimo di 10vs10. Ogni giocatore può scendere sul campo di battaglia schierando tre differenti unità (per un totale di 60 unità schierate simultaneamente, nelle partite più grandi). Ogni unità è composta da veicoli che possono agire via terra, come carri armati, varia artiglieria per la contraerea, veicoli anticarro, passando poi per la fanteria (soldati a piedi con il ruolo di esploratori, ma capaci di sprigionare una discreta potenza di fuoco) per finire con tutta una serie di splendidi Caccia (come il modello F-35 Lightning II), per piombare giù dal cielo come morte alata. Ogni mezzo, da quelli moderni a quelli utilizzati realmente nella Seconda Guerra Mondiale, presenta una grande cura per i dettagli: ogni modello poligonale che scende sui campi di battaglia di Iron Conflict vanta infatti un’accuratezza storica che non così facilmente può essere ritrovata in altri titoli del genere. Mezzi possenti come il Type 99A2 irrompono sullo schermo in tutta la loro perfetta solidità e pericolosità, in attesa di cambiare le sorti di una battaglia che non vuole saperne di virare nel verso giusto, per voi e per i vostri alleati. Ogni mezzo (e ve ne sono a centinaia) presenta un differente sistema di controllo, cosa che abbiamo apprezzato tantissimo, considerando che questo videogame permette, in tempo reale, senza soluzione di continuità, di variare da un controllo dall’alto delle unità a quello più specifico di ogni singolo “pezzo” che le compone, aggiungendo varietà ad una formula già conosciuta da anni.

Iron ConflictTra Aquile e Leoni

A prescindere dalla tipologia di unità che si deciderà di far scendere in battaglia, Iron Conflict consente al giocatore di scegliere per quale esercito combattere: Eagle, Dragon, Lion e Bear sono i nomi utilizzati per indicare i quattro Paesi per i quali rischiare la propria vita in loro difesa. Dalle Aquile (Stati Uniti d’America) ai Leoni (Inghilterra), non è difficile intuire per quali colori si sta combattendo. Di battaglia in battaglia sarà possibile sbloccare nuove unità (o potenziare quelle già presenti) grazie ai punti esperienza e alla moneta in-game raccolta. Gli upgrade vengono gestiti inoltre da un accurato albero dedicato alla tecnologia. Nuove abilità e l’acquisto di nuovi moduli per i mezzi già posseduti completano il quadro di una costante operazione di rafforzamento dei propri ranghi, per inanellare una serie di vittorie da far invidia ai giocatori più preparati. Il sistema di combattimento in tempo reale permette avvincenti battaglie ricche di pathos, e raramente abbiamo assistito a scontri aerei così emozionanti, dove l’utilizzo delle Decoy (le “esche”) manda in tilt il tracciamento dei missili a ricerca nemici, dando vita a delle danze mortali nei cieli con, da sfondo, unità di fanteria e carri armati a darsele in un’esplosione di proiettili che volano da tutte le parti. Il tutto funziona piuttosto bene, anche se riteniamo che qualche operazione di bilanciamento sia ancora necessaria (e data la natura Early Access del progetto la cosa è assolutamente comprensibile). Il comparto grafico è già da ora più che soddisfacente e abbiamo apprezzato in particolare qualità degli effetti delle esplosioni e delle distruzioni delle costruzioni disseminate tra le mappe (che vengono generate casualmente ad ogni nuova partita, altro punto a favore della produzione).

https://www.youtube.com/watch?v=7mIzdZkrQvk

Resta da capire se questo titolo, esclusivamente incentrato su scontri PvP in multiplayer online, riuscirà a tenere vivo l’interesse di un discreto numero di giocatori, in modo da garantirsi una lunga vita. Al momento le maggiori perplessità sono legate alla quantità di moneta in-game necessaria per l’acquisto di nuove unità e per il potenziamento delle stesse, che pare un po’ eccessivo. Gli sviluppatori dovranno essere bravi ed evitare di cadere nel tranello del tanto odiato meccanismo conosciuto con il nome di pay to win, che decreterebbe una fine piuttosto prematura del progetto che deve ancora essere rilasciato in via ufficiale e completa. I ragazzi di Angela Game sono al momento piuttosto reattivi e hanno da pochissimo rilasciato una patch che ha aggiornato Iron Conflict alla versione 0.0.4. Come si evolverà il tutto potremo scoprirlo soltanto durante i prossimi mesi, ma se le premesse verranno mantenute avremo senza dubbio tra le mani un titolo di tutto rispetto!

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Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!