Il videogioco è sempre più un fenomeno di massa capace di spostare indotti impressionanti in brevi periodi e molte delle aziende che li producono sono oggi super multinazionali, quotate in borsa per miliardi di dollari. Le notizie relative ai nuovi dati rilasciati dal The Wall Street Journal mostrano però numeri francamente impressionanti, anche per delle grandi aziende come quelle votate all’intrattenimento. Il colosso Activision Blizzard ha per esempio, fatturato 72 miliardi di dollari (52 miliardi di sterline) con il valore delle singole azioni che toccano i 95 dollari, mai così alti dal 19894, dove però erano infinitamente meno numerose.
Fra le concause dell’aumento considerevole degli utili per questa azienda, si deve considerare sicuramente anche l’influsso che ha avuto e continua ad avere la pandemia di Covid-19, che ha costretto nelle proprie abitazioni centinaia di milioni di persone contemporaneamente per lunghi periodi di tempo. Un’altra possibile spiegazione per questo fenomeno potrebbe essere il grande successo del modello economico delle microtransazioni che solo nell’ultimo trimestre hanno fruttato 1,2 miliardi di dollari ad Activision Blizzard. Molti dei guadagni sono infatti attribuiti proprio a Call of Duty: Modern Warfare e Warzone che con il loro sistema del Battle pass, hanno garantito un costante aggiornamento per il franchise.
Numeri e indotti da capogiro quindi, che riguardano però un po’ tutto l’industria del videogioco con i guadagni relativi, per esempio, al solo Regno Unito che superano i 4 miliardi di sterline (5,6 miliardi di dollari) nel corso del 2020. O ancora Steam, che ha raggiunto ottimi risultati nel numero di accessi contemporanei alla propria piattaforma, mai così alti prima del 2020 e soprattutto uno spaventoso incremento nelle vendite di nuovi prodotti digitali con valori degli utili superiori al 21,4% rispetto a quelli del precedente anno. Speriamo ovviamente che l’industria continui a decollare, così che gli sviluppatori possano offrirci prodotti sempre migliori.
