Siamo ormai nel 2021 e, mentre Sony e Microsoft hanno cominciato il loro percorso all’interno della nuova generazione di console, restano ancora diverse incognite su Nintendo e sulla strada che deciderà di intraprendere da qui in avanti. La casa di Kyoto, dopotutto, è da molto che non segue i tempi delle altre due compagnie, seguendo sempre una strada alternativa che bilancia una minor potenza della sua piattaforma con altre caratteristiche originali. Lo abbiamo visto con Wii e i suoi motion control, con Wii U e il suo gamepad a fare da secondo schermo e ora con Switch, forte della sua natura ibrida. Nonostante questo, Nintendo non può certamente ignorare le altre contendenti e, già da quest’anno, potrebbe essere costretta a tirare fuori diversi assi nella manica. La domanda che ci poniamo in questo articolo è dunque questa: quali potrebbero essere le intenzioni e i piani futuri di Nintendo per continuare a mantenere la popolarità della sua console?
Tra killer app e rivisitazione hardware
Il presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ha recentemente dichiarato che Switch è attualmente a circa metà del suo ciclo vitale. Ci vorrà ancora del tempo dunque per vedere il vero e proprio successore della console ibrida, tuttavia guardando alla storia dell’azienda (e ai tanti rumor diffusisi nel corso del tempo) non sarebbe strano vedere prima l’arrivo di una rivisitazione dell’hardware. Nonostante la piattaforma stia avendo un grandissimo successo, con circa 76 milioni di unità vendute secondo le stime di VGChartz, un’eventuale versione potenziata di Switch sarebbe un’ottima mossa per affrontare questo periodo di piena next-gen, ancor più se il suo lancio fosse accompagnato da grandi titoli di punta.
Non possiamo non pensare all’importanza che in questo senso potrebbe avere il sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, perfetto gioco da abbinare alla possibile uscita della console. Una “combo” potenzialmente molto efficace, soprattutto in vista di un anno importante per diverse saghe della casa di Kyoto. Il 2021 infatti non solo vedrà il trentacinquesimo anniversario della saga con protagonista Link (altro motivo per cui l’uscita del nuovo capitolo sarebbe azzeccata), ma anche compleanni importanti di Metroid e Pokémon, occasione perfetta per celebrare le due serie attraverso titoli inediti. Nel primo caso risulterebbe efficace l’uscita della Prime Trilogy, un ottimo antipasto in attesa del quarto episodio della serie. Nel secondo, voci di corridoio e aspettative punterebbero su dei remake di Diamante e Perla, titoli usciti su DS ben 15 anni fa.
Ovviamente si tratta solo di supposizioni, considerando che del futuro della casa di Kyoto, al momento, non sappiamo poi molto. Conosciamo Super Mario 3D World + Bowser’s Fury, in arrivo a febbraio, e molti giochi di terze parti dalla grande rilevanza come Monster Hunter Rise (del quale abbiamo analizzato recentemente la demo), Monster Hunter Stories 2, Shin Megami Tensei V, Bravely Default II e No More Heroes 3. Se a questi si aggiungessero le ipotesi prima elencate, Nintendo potrebbe contare su una line-up davvero robusta che, anche senza l’aiuto di una rivisitazione hardware, potrebbe garantire il successo della piattaforma ibrida anche in compagnia della next-gen.
La forza delle IP Nintendo
Il 2020, così come per tutti, è stato un anno difficile per Nintendo. Ci sono state buone uscite, come Paper Mario: The Origami King e Hyrule Warriors: L’Era della Calamità, ma sappiamo bene come sia stato Animal Crossing: New Horizons a trainare le vendite di Switch. Un titolo dal successo incredibile che da solo è stato capace di tenere alti i riflettori sull’ibrida. Quella dell’anno scorso è stata chiaramente una dimostrazione (e non di certo la prima) della grande forza delle IP sviluppate dalla compagnia giapponese, la quale possiede serie che rappresentano vere e proprie killer application. Diciamocelo, il seguito di Breath of the Wild o un ipotetico nuovo Super Mario 3D potrebbero bastare a sostenere efficacemente le vendite annuali della console. Parlando dunque non solo del 2021 ma anche degli anni a venire, anni in cui Sony e Microsoft entreranno sempre più nei meccanismi della nuova generazione, Nintendo potrà potenzialmente contare su opere di grosso calibro e dalla grande forza.
Considerando anche l’esistenza di titoli come Metroid Prime 4 e Bayonetta 3, la casa di Kyoto avrebbe dunque le carte in regola per far bene senza il bisogno di un nuovo modello di Switch. Tuttavia quest’ultimo sarebbe un ottimo modo per donare freschezza all’hardware e, allo stesso tempo, dare agli utenti la possibilità di giocare a qualche titolo multipiattaforma senza il bisogno del cloud streaming. Nonostante sappiamo ancora poco sulle sue intenzioni e sebbene le conseguenze dell’avvento della next-gen siano ancora da determinare, il prossimo futuro di Nintendo ci sembra abbastanza promettente. Non ci resta che attendere novità per scoprire cosa ha in serbo la compagnia per i prossimi anni, sperando possano ritornare i buon vecchi Direct, perfetti per contenere tutte le informazioni che attendiamo in un unico pacchetto.
E dopo Switch?
Restando sempre fedeli alle parole di Doug Bowser, Switch tra circa quattro anni dovrebbe cedere il posto al suo successore. Quest’ultimo verrà quindi rilasciato in un momento in cui la next-gen Sony e Microsoft avrà già preso ampiamente forma. Tuttavia è veramente difficile ipotizzare come si muoverà Nintendo in questo senso. Continuerà sulla scia della natura ibrida? O deciderà di adeguarsi alle concorrenti e di produrre una console casalinga particolarmente performante? Chiaramente quest’ultima opzione permetterebbe alla compagnia di incrementare enormemente la qualità tecnica dei suoi giochi, ma non solo. Con meno limitazioni hardware, una software house creativa come la casa di Kyoto avrebbe la possibilità di sperimentare ancor più soluzioni di gameplay, in modo simile a quanto fatto da Ratchet & Clank: Rift Apart grazie a PlayStation 5. Certo, il costo della console ovviamente aumenterebbe, ma con tutta probabilità non sarebbe un problema se il tutto fosse sostenuto da un buon supporto software e da quel tocco di innovazione che solitamente non manca mai in una piattaforma Nintendo. A tal proposito si è parlato, grazie ad una dichiarazione di Shigeru Miyamoto di qualche anno fa, di un particolare controller di nuova generazione in produzione, su cui però il game designer non ha più fornito alcun dettaglio.
È anche vero comunque che non è facile abbandonare definitivamente la trovata di una piattaforma ibrida, idea ricevuta estremamente bene dal pubblico e che ha portato Switch a raggiungere il successo. Inoltre ciò porterebbe a un allontanamento dalle console portatili, mossa che andrebbe in contraddizione con gli incredibili numeri che questa tipologia di piattaforme hanno riscosso nel corso degli anni. Per questo motivo un’ulteriore soluzione potrebbe essere l’unione tra le due ipotesi riportate poco sopra, ovvero la creazione di un contesto in cui convivono la natura ibrida portata avanti da Switch e la potenza di una console performante. La “famiglia” Switch farebbe dunque la parte del 3DS, lasciando il posto di piattaforma casalinga principale ad un nuovo hardware. In questo momento non si possono far altro che supposizioni, ma vedremo come deciderà di agire la casa di Kyoto in futuro. Essendo tutto molto offuscato, c’è sicuramente molta curiosità in questo senso e non vediamo l’ora di scoprire qualche primo dettaglio sui piani di Nintendo per il dopo Switch.