Secondo quanto emerso da un recente rapporto di Deadline, Activision Blizzard avrebbe indetto una causa contro Netflix per via della recente assunzione di Spencer Neumann, chief financial officer dell’azienda statunitense produttrice e distributrice di videogiochi, prima della scadenza del suo contratto. Stando alle informazioni trapelate finora, Activision avrebbe avviato nella scorse ore una causa presso la Corte Superiore della California.
Secondo gli avvocati del colosso del settore videoludico, Neumann ha iniziato a lavorare presso la casa di Call of Duty nel maggio del 2017, con la scadenza del contratto prevista per l’aprile di quest’anno. (L’editore del gioco ha mantenuto il diritto di estenderlo di un ulteriore anno). A detta di Activision, Netflix avrebbe corteggiato l’ormai ex dipendente dalla fine del 2018. Inoltre, stando al recente rapporto, il colosso dei videogames non avrebbe chiesto alla Corte della California un’ingiunzione permanente nei confronti della società fondata da Reed Hastings e Marc Randolph (impedendo a quest’ultima di assumere altri dipendenti di Activision con contratti a tempo determinato), ma anche dei danni punitivi, con il risarcimento di una considerevole somma di denaro.
In attesa di scoprire ulteriori dettagli sulla vicenda, vi ricordiamo che venerdì 11 dicembre all’una di notte si terrà l’attesissimo evento creato e diretto da Geoff Keighley dedicato al mondo dei videogames, l’edizione 2020 dei The Game Awards, durante il quale non solo verranno premiati i migliori giochi rilasciati quest’anno per console e PC, ma sarà il palco di molti annunci importati e vedrà la presenza di molti personaggi del settore e attori illustri, come: Troy Baker, Brie Larson, Gal Gadot e Tom Holland.