Square Enix, nell’ultimo anno, ha decisamente fatto parlare di sé. Dopo l’ottimo remake di Final Fantasy 7 (del quale sarà mostrata prossimamente la seconda parte) è arrivato l’annuncio ufficiale dell’attesissimo Final Fantasy XVI, durante l’evento di presentazione di PlayStation 5, oltre al breve teaser trailer presentato qualche mese fa riguardo Project Athia, misteriosa IP della quale attualmente sappiamo pochissimo. Da pochi giorni, precisamente lo scorso 24 settembre, la software house ha registrato un nuovo e misterioso trademark, un progetto che sembra richiamarsi molto alla saga di Final Fantasy, chiamato Forspoken.
出願日：2020-09-24
出願人：株式会社スクウェア・エニックス
区分：第9類(機械器具) ほか3
商品役務：装飾用磁石 ほか127
OCRテキスト：FORSPOKEN
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— 商標ウォッチbot (@tmark365) October 12, 2020
Attraverso un Tweet, infatti, siamo riusciti a scoprire che Square Enix ha registrato un misterioso marchio in Giappone chiamato, appunto, Forspoken. Oltre a questo nome, non sappiamo ancora nulla riguardo a cosa possa essere, anche se ci aspettiamo un nuovo gioco piuttosto che qualcosa di completamente diverso. Sebbene lo stile ed il nome possano richiamarsi effettivamente alla sua saga più famosa, nulla ci conferma purtroppo un diretto collegamento con il nuovo Final Fantasy XVI. Questo strano marchio potrebbe anche essere correlato a Project Athia, il titolo avvolto ancora nel mistero che è stato rivelato insieme alla presentazione di PlayStation 5. Oppure, semplicemente, potrebbe essere qualcosa di completamente nuovo: sebbene sia difficile immaginare che Square Enix rilasci un gioco intitolato semplicemente Forspoken, possiamo aspettarci qualunque cosa dalla software house giapponese. Forspoken non è però tuttavia l’unico marchio registrato dalla casa nipponica il 24 settembre: gli altri due trademark sono A Hero’s Bond e Nenkon Kihan, con quest’ultimo che non ha ancora una localizzazione inglese ufficiale. Per il momento, tuttavia, Square Enix non si è ancora sbottonata su molte delle proprietà intellettuali che possiamo aspettarci sulla next-gen, e non ci è dato ancora sapere che giochi si nascondano dietro questi titoli, né se potrebbero essere magari sottotitoli di opere con un titolo primario diverso e più celebre.
