Nel corso delle ultime ore è stato comunicato che Eddie van Halen, una delle icone più importanti della storia del rock e della musica in generale, è morto a causa di un cancro alla gola che si è diffuso fino al cervello nel giro di sole settantadue ore, e che lui stava cercando di combattere da diversi anni. Sono stati molti gli artisti a stringersi in un abbraccio nei confronti dei restanti membri del gruppo Van Halen, fondato nel 1972 insieme al fratello Alex alla batteria, David Lee Roth come frontman e di Michael Anthony al basso. Da quel momento in poi, il gruppo si è trovato di fronte un gran numero di successi, ed è stata proprio la bravura del chitarrista a garantirgli di scalare facilmente le classifiche e di rivoluzionare l’intero panorama musicale di quegli anni. Eddie van Halen, oltre ad essere stato una delle figure musicali più influenti, innovative e talentuose del XX secolo, è stato in grado di raggiungere ogni tipo di pubblico, anche grazie alle sue svariate apparizioni all’interno di celebri videogiochi, film, serie televisive e addirittura cartoni nel corso degli anni.La sua figura, infatti, è stata celebrata in un gran numero di prodotti d’intrattenimento, che hanno omaggiato la sua incredibile presenza scenica e le sue leggendarie doti con la chitarra, che lo hanno reso un vero e proprio punto di riferimento per varie generazioni di musicisti.
Ad esempio, nel primo capitolo della celebre trilogia cinematografica Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, è possibile trovare un omaggio al celebre chitarrista nella scena del finto incontro alieno, in cui Marty costringe il padre George ad ascoltare alcuni suoni e rumori “misteriosi e alieni” provenienti proprio da una cassetta dei Van Halen. Sempre all’interno della trilogia di Ritorno al Futuro,nella celebre scena dell’esibizione sul palco di Marty, sarà nuovamente il ragazzo a citarlo, utilizzando il tapping, una tecnica per chitarra perfezionata da Van Halen stesso, e che gli ha consentito di rivoluzionare l’intero panorama della scena hard rock e heavy metal e di salire nell’Olimpo della chitarra. Inoltre, viene menzionato nel film Tenacious D e il destino del rock diretto da Liam Lynch che vede come protagonisti Jack Black e Kyle Gass, membri della band realmente esistente Tenacious D. All’interno del film, i due scoprono un interessante mistero riguardo ad un plettro, il Plettro del Destino, che secondo una leggenda deriverebbe da un dente di Satana, e che alcuni dei più importanti chitarristi del mondo hanno avuto modo di utilizzare nel corso della loro carriera. In questa simpatica lista di leggende possiamo trovare anche Eddie van Halen, e questo plettro sarebbe la vera fonte del suo incredibile talento.
Invece, all’interno di alcuni episodi del cartone Il laboratorio di Dexter di Cartoon Network, è possibile trovare un particolare supereroe amante dell’hard rock di nome Valhallen, armato di una magica chitarra in grado di emettere suoni estremamenti potenti, capaci addirittura di distruggere gli oggetti fisici. Sempre parlando di serie animate, nell’episodio Il colpo grosso di Bender di Futurama, Bender si imbatte nella sua leggendaria chiatarra Frankenstrat, trovandola accanto alle tavole della legge di Mosè mentre è impegnato a tornare indietro nel tempo per rubare i più grandi tesori della storia. Infine, parlando di videogiochi, addirittura all’interno dell’avventura grafica prodotta dalla LucasFilm Games, Monkey Island, è possibile trovare un simpatico riferimento al chitarrista, più nello specifico nel terzo capitolo della serie.
Eddie Van Halen è stato sicuramente una delle personalità più influenti e importanti degli ultimi anni, e il suo incredibile talento e il suo carisma sono riusciti a conquistare tutti, non limitandosi necessariamente al panorama musicale. Molto spesso è facile utilizzare la parola leggenda senza dargli il giusto peso, ma in questo caso sappiamo che è l’unica definizione in grado di descrivere le incredibili doti e capacità del chitarrista, che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, ma che continuerà sicuramente ad essere ricordato.
— Wolf Van Halen (@WolfVanHalen) October 6, 2020