Arte, musica, narrazione. Questi elementi sono sempre stati inseriti nel nostro mondo in centinaia di contesti e connotazioni diverse, e in base a come tali elementi sono stati miscelati e sfruttati nel cocktail chiamato videogioco, ci siamo trovati di fronte a titoli estremamente particolari e culturalmente intriganti. Tuttavia non sempre è facile trovare il giusto equilibrio, soprattutto volendosi allontanare dalla zona comfort dei generi più in voga nell’ultimo decennio e avvicinandosi ad un titolo che fa della trama e del contesto storico dei punti focali. Midnight Caravan, titolo sviluppato da Gamera Interactive, è un’avventura narrativa in cui saranno le nostre scelte a determinare il proseguo della storia, incastonata all’interno di un periodo storico tanto affascinante quanto oscuro per i suoi segreti… e non solo. Il titolo è attualmente in fase di early access su Steam, e abbiamo avuto modo di provarlo con mano. Nel bel mezzo del diciannovesimo secolo, una carovana molto particolare viaggia nella penisola italiana, passando in tre delle città d’arte più belle del mondo, Roma, Firenze e Venezia. Una carovana dove i gentiluomini possono dar sfogo ai propri vizi, e che ospita tra gli altri anche ladri, prostitute, giocatori d’azzardo… e chiaramente il protagonista da noi impersonato, colui che è a capo della carovana. Come è nato tutto ciò? Per rispondere a tale domanda, dovremo fare un piccolo passo indietro.
Mantello e pugnale
Accompagnati da un’introduzione musicale d’eccezione, Le Ebridi di Mendelssohn, verremo subito a conoscenza dello sfortunato destino del nostro alter ego. Senza alcun motivo apparente o a noi comprensibile, un losco uomo chiamato Cassini rovinerà la nostra vita (qualunque sia il background che avremo scelto per il nostro personaggio) e saremo costretti alla fuga, tanto da far scomparire per molto tempo il nostro volto e il nostro nome. Da qui in poi partirà la nostra storia, che in base alle scelte che faremo si evolverà in modo diverso… e non senza rischi. Lo scopo del gioco è fondamentalmente continuare a vivere la propria storia, sopravvivendo, guadagnando denaro e allo stesso tempo senza destare troppi sospetti, ma soprattutto fare i conti con il passato, il presente e il futuro: affrontare finalmente la nostra nemesi Cassini. Di chi si tratta, delle sue motivazioni e quant’altro, scopriremo solo man mano che andremo avanti nel gioco, tra schemi politici, spedizioni punitive, vendette e spionaggio, ma senza dimenticare gli affari e la nostra reputazione. Chiaramente tra le nostre mansioni dobbiamo occuparci anche del nostro “personale” e dei nostri alleati e amici, ma starà sempre e comunque a noi decidere chi avere al nostro fianco o chi sfruttare in determinate occasioni. La serie di eventi che vivremo è molto intricata, e oltre a contare su una buona memoria e sul ragionamento personale per prevedere eventuali conseguenze delle nostre azioni, avremo a disposizione un menù apposito a ricordarci alcuni degli avvenimenti importanti, degli oggetti in possesso, a descriverci i personaggi e così via. La nostra avventura non solo si diramerà in base a una moltitudine di opzioni, ma è anche arricchita da diversi eventi randomici che, se sfruttati al meglio, potrebbero rivelarsi determinanti, garantendoci risorse o fama, ma anche facendoceli perdere.
Nonostante il gameplay di Midnight Caravan risulti basilare sia nelle dinamiche di scelta, sia nello stile “light” della gestione risorse, non si tratta affatto di un gioco semplice, e anche la scelta che sembra più insignificante potrebbe decidere inesorabilmente il nostro fato. La molteplicità di azioni possibili garantisce inoltre una grande rigiocabilità al titolo, permettendoci di testare ogni volta approcci differenti, o scoprire cose (o addirittura personaggi) che ci erano ignoti nella prima run: questo accade perché con il succedersi degli eventi e delle azioni, alcune delle scelte saranno bloccate, magari perché non avete incontrato un certo tizio o perché un determinato personaggio non è un vostro alleato o ancora perché è stato ucciso. Tecnicamente Midnight Caravan si comporta molto bene, anche se questa fase di Early Access sarà fondamentale per le rifiniture, necessarie soprattutto per alcuni freeze in cui è possibile incappare in alcune fasi di gioco. Nulla di irrisolvibile o di particolarmente grave, ma che potrebbe dare noia costringendoci a caricare un salvataggio.
Artisticamente stiamo parlando di un piccolo gioiello: la colonna sonora principale del titolo scelta è la già citata overture di Mendelssohn, che ci porta sotto braccio in alcune fasi di gioco e nel menù di intermezzo di ogni fase. Le immagini proposte sono interamente disegnate a mano, proponendo uno stile in bianco e nero davvero particolare, avvalendosi tuttavia in alcuni casi di alcune cromature ad accentare determinate situazioni (ad esempio verdi, rossi o blu). Di primo acchito potrebbe sembrare uno stile quanto meno semplicistico, ma vi assicuriamo che è perfettamente funzionale al suo scopo. L’unica pecca è un riciclo leggermente marcato di alcuni fondali, che si ripetono anche in luoghi narrativamente diversi. I contenuti delle immagini però, presentano in alcuni casi scene di violenza o di nudo parziale, e di conseguenza la cosa potrebbe disturbare una fetta di pubblico (anche se chiaramente trattandosi di immagini inanimate non si raggiungono mai livelli estremi come in altri generi).
In conclusione Midnight Caravan è un gioco davvero molto interessante, artisticamente ispirato e intrigante nello svolgersi della narrazione, e non vediamo l’ora di vederlo nella sua forma migliore una volta che sarà pubblicato ufficialmente!