Siamo finalmente arrivati a capire cosa ci offre il reboot del celebre brand di EA. Need For speed si presenta con un biglietto da visita di speranze, attese, ed aspettative. Quanta sostanza e qualità ci offrirà l’ultima fatica di Ghost Games, in luce dei buoni propositi? Scopriamolo insieme!
Altra notte, altra corsa
Il concept di base è un classico immortale: impersoneremo un tipo che viene notato durante una gara, ed entrerà a far parte di una crew. Starà a noi guadagnarci sia il denaro, sia la reputazione, sia il rispetto. La trama si svolge raccontata da video recitati da veri attori e in locations reali (a parte le nostre automobili, per le quali si vedrà ovviamente lo stacco tra real e non), ed è tutto sommato piacevole.
La nostra crew sarà composta da 5 individui, 2 donne e 3 uomini, che incarnano ognuno le 5 caratteristiche principali del nuovo Need For Speed. Per guadagnare reputazione, oltre alla vittoria delle singole gare, abbiamo dunque 5 tipologie di “esperienza”: Tuning (colore viola che si “incarna” in Amy), Style (Colore Giallo, riferimento Manu), Speed (Verde, Spike), Crew (Azzurro, con referente la bellissima Robyn), Outlaw (apparentemente come referente avremo un tizio non identificato che ci contatterà tramite telefono).
Dopo aver acquistato la nostra prima auto tra le 3 disponibili all’inizio ed averle potuto ritoccare qualcosina a livello estetico e di tuning, potremo finalmente dare gas e cominciare la nostra avventura.
Un classico che non sbiadisce
Come accennato poco fa, la trama si svolge in maniera del tutto classica. Senza spoilerare eventi o particolarità di questa, sappiate che il nostro pilota si farà ben volere da subito da tutta la crew (ed ovviamente ciò che vi verrà detto al telefono dipenderà anche dai vostri risultati). I video tramite il quale viene raccontato tutto sono di media lunghezza e ben creati, in modo tale che si formi un equilibrio decisivo tra la chiarezza delle situazioni, e la scioltezza del susseguirsi di eventi.
La cosa che più si distacca dalla classica trama dei precedenti titoli, è che qui si nota decisamente l’importanza del legame tra i membri della squadra. Ad esempio in alcune delle missioni già all’inizio di Need For Speed dovremo semplicemente recarci a passare una serata o a fare una chiacchiera con loro (per poi far inevitabilmente ruggire i motori). Lo spazio dedicato all’introspettività è marcato: capiremo cosa significa correre per ogni singolo pilota, che le corse vengano considerate una furiosa guerra lampo, o una vera e propria opera d’arte.
Bella e veloce
Passando alla parte che più fa gola ai giocatori che lo hanno atteso, la personalizzazione delle automobili, il gioco per fortuna ha mantenuto le promesse fatte durante questi mesi. La personalizzazione estetica è stata reinserita alla grande, dopo essere stata chiesta a gran voce per anni. Le modifiche esterne sono come sempre legate sia alle parti dell’auto, sia al colore (che potrà essere modificato in più caratteristiche, dalla cromatura alla saturazione), sia agli splendidi adesivi ed aerografie applicabili in tutte le parti della carrozzeria. L’auto sarà la vostra vera e propria opera d’arte, oltre che la vostra carta d’identità.
Dal punto di vista delle performance il metodo per applicare nuovi pezzi alle auto è estremamente semplificato, utilizzando un sistema di menù a scorrimento. Ovviamente è esattamente quello che viene richiesto da un titolo automobilistico di stampo arcade. Per sbloccare alcuni dei pezzi prima di acquistarli, sarà necessario o raggiungere un determinato livello di reputazione, o completare gli eventi di Amy.
La parte che più invece determina la vostra esperienza di guida nel gioco è la personalizzazione della guida! Potrete scegliere con uno schemino semplicissimo come bilanciare alcune caratteristiche della vettura, come la pressione delle gomme o l’arco dello sterzo, che voteranno la vostra auto o all’aderenza o alle derapate più spericolate. Ovviamente sarà possibile ottenere anche un perfetto equilibrio tra le due cose.
L’altra faccia del gameplay che è finita piacevolmente in analisi, è l’esperienza stessa di guida. Generalizzando, anche se le sfide che vi verranno proposte risulteranno un pò le stesse data la scarsa varietà, guidare in Need For Speed è un piacere ed un divertimento puro. La cosa che importa principalmente è che la tecnica con cui è stata realizzata l’esperienza è a dir poco ottima, e regala ai giocatori esattamente quello che vogliono. L’unica grinza a riguardo è la fisica di alcuni impatti un pochino sbarazzina, a volte esagerata.
Il recupero in gara è attivato come sempre: definito da molti utenti “l’effetto elastico”, che fa recuperare spesso le automobili a prescindere dalla velocità, per tenere il gruppo più o meno compatto. Anche se presente, è comunque meno marcato rispetto a quello che si vedeva nei vecchi titoli. Piccolo appunto va fatto per la IA non proprio furbissima, in particolare quella della polizia ai primi livelli di “ricercato”.
Il comparto multiplayer funziona, permettendo di giocare online direttamente su mappa sia con amici, sia contro altre persone che popoleranno le strade di Ventura Bay. Purtroppo anche le attività che possono essere svolte con gli altri sono abbastanza limitate. Ci fa comunque ben sperare l’annuncio di EA e Ghost riguardo numerosi DLC gratuiti in arrivo, che di certo amplieranno l’esperienza di gioco già buona.
In basso, la blind run di Jan-Meister trasmessa in diretta streaming il 3/11/2015 su Gaming Youtube
https://www.youtube.com/watch?v=_KziT8jqexI
La notte è giovane
Oltre ad un gameplay decisamente di livello, il picco più alto di Need For Speed viene toccato dal comparto grafico. Effetti particellari di fumo e scintille verosimili alla realtà, effetto bagnato sull’asfalto che rasenta la perfezione, gocce su carrozzeria, effetti blur, luci, riflessi, paesaggi suggestivi e chi più ne ha più ne metta… decisamente il team di Ghost Games ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità del motore Frostbite.
Il gioco si svolge interamente di notte, a parte in alcune parti della mappa in cui si intravedono le azzurre luci dell’alba. Questo ha fatto si che il gioco renda magnificamente a livello di atmosfera, e di luci come detto poco fa. Effettivamente l’unico difetto del comparto che ne sporca la qualità è la monotonia delle locations, molto simili tra loro: oltre a colline, autostrade ed aree urbane, non c’è molto altro da vedere (tra l’altro la mappa di gioco non è esageratamente grande). Un vero peccato date le potenzialità grafiche e la qualità della realizzazione.
Comparto audio decisamente buono, con effetti sonori che specialmente in cuffia in dual rendono in modo ottimo. Ad esempio se un’auto avversaria vi sta per sorpassare a destra, sentirete chiaramente l’effetto sonoro di questa sopraggiungere dalla cuffia destra. A parte questo, è proprio la qualità degli effetti a sorprendere: un motore che ti fa raggiungere velocità da capogiro non può certo miagolare… Buona la colonna sonora con un approccio meno rock del solito, ma non abbastanza incisiva. Impossibile raggiungere i livelli toccati con il remake di Need For Speed Most Wanted.
Plauso particolare va fatto al doppiaggio dei personaggi: le voci sono state scelte anche grazie alle marcate caratteristiche fisiche e caratteriali dei protagonisti, e soprattutto mi sono trovato finalmente di fronte a dei doppiaggi precisi ed in perfetta sincronia. Che sia dovuto solamente al fatto che sono stati utilizzati veri attori? Di certo il fattore ha influito, ma la qualità a livello di interpretazione è indiscutibile.