In seguito alla costante evoluzione della pandemia a livello globale, anche la multinazionale nipponica Sony, in particolare la cerchia di PlayStation, si è aggiunta alla lista delle molteplici aziende che si sono mosse per permettere ai propri impiegati di continuare a lavorare da casa fino al prossimo 30 aprile per evitare la diffusione del Coronavirus. Lo smart working, così chiamato, introduce sia rischi che benefici nel mondo del lavoro ma, secondo gli studi, le attività che adottano questo metodo possono subire anche un aumento della produttività.
A comunicarcelo tramite il suo profilo Twitter è stato il vice editor di Waypoint Patrick Klepek, un nome sicuramente già noto nel mondo PlayStation. Stando alle sue dichiarazioni, gli è stato riferito che la disposizione sarà attiva sia negli edifici europei che in quelli nordamericani. I vertici di Sony distribuiranno anche un extra di 1000 dollari a ciascuno dei dipendenti per supportarli nell’acquisto dell’attrezzatura necessaria per poter lavorare dalla propria residenza personale in comodità. Come scritto nel post, la retribuzione non subirà cambiamenti indipendentemente dalla propria capacità di svolgere il lavoro in remoto o adempiere alle funzioni e responsabilità legate al proprio incarico. Questo si applicherà anche per i lavoratori di SIE Worldwide Studios, la rete di studi di sviluppo di videogiochi di proprietà di Sony Interactive Entertainment.
According to a memo I've been briefed on, all NA/European PlayStation employees will continue working from home through at least April 30, due to coronavirus. Workers will continue to be paid, "regardless of ability to perform remote work due to job function or responsibilities."
— Patrick Klepek 🎃 (@patrickklepek) March 27, 2020