Durante lo scorso Nintendo Direct andato in onda in occasione dell’E3 2019, la grande N ha fatto una mossa che non tutti avrebbero mai immaginato. Tenendolo come ultima risorsa, a chiusura di una live che è stata in buona sostanza una ricca sfilata di IP e nuovi titoli prossimi al lancio, è stato trasmesso un emblematico video di presentazione dedicato al sequel di The Legend of Zeda: Breath of the Wild, un secondo capitolo che debutterà a data ancora da definire in esclusiva su Nintendo Switch.
Nulla che non avevamo già predetto, in realtà, dal momento che ci si aspettava uno sviluppo del genere dopo due anni dalla pubblicazione del primo, fortunatissimo capitolo. Eppure, il trailer che è stato mostrato in quell’occasione, così breve ma allo stesso tempo così efficace, è stato capace di rapire tutti gli appassionati del brand e non solo. Moltissimi giocatori, infatti, possessori di Switch o semplici curiosi, sono andati in visibilio dopo la fine della diretta, sebbene le immagini mostrate dal video dedicato al titolo non svelino poi chissà quanto in merito alla sua trama.
Per questo, in realtà, proporre una vera e propria anteprima a un gioco che è stato a malapena confermato essere in fase di sviluppo, sarebbe abbastanza avventato e ingenuo. Ciò che possiamo fare, al momento, è perciò passare al setaccio il trailer di presentazione ufficiale mostrato durante il Direct, per cercare di carpirne qualche indizio interessante, tramite il quale è sempre possibile divertirsi a speculare un po’ su quanto potrà attenderci in futuro.
Il messaggio nascosto
Guardando attentamente il trailer è possibile fare caso a degli strani e misteriosi simboli verdi che aleggiano in alcune scene del video, in particolar modo attorno al corpo della strana mummia che appare agli occhi di Link e di Zelda. Secondo alcune speculazioni proposte da diversi fan della saga, tali simboli parrebbero appartenere a un alfabeto preesistente nell’universo di Zelda: quello appartenente alla lingua Gerudo, fiero popolo di guerriere apparso per la prima volta in Ocarina of Time e guidato dal re Ganondorf, unico maschio del gruppo.
Secondo quanto scoperto da alcuni utenti, che hanno poi condiviso il tutto su internet e sul noto portale di 4chan, sembrerebbe che riuscendo a decifrare il messaggio nascosto sarebbe quindi possibile leggere la frase “Seal Ganon” – ovvero “Sigilla Ganon”. Un messaggio sicuramente molto strano, questo, ma che si collegherebbe in realtà con lo stesso cadavere mummificato ritrovato nell’oscura grotta – forse un dungeon? – da parte dei nostri due giovani e coraggiosi eroi.
La misteriosa mummia
Dopo aver analizzato quindi il riferimento all’alfabeto Gerudo e al serio messaggio ad esso affidato, è plausibile pensare che il corpo avvolto da tali luminosi caratteri possa appartenere al potente capo delle ladre di Ocarina of Time: Ganondorf. Secondo diverse speculazioni, infatti, il corpo del re del male sarebbe stato sigillato sotto il Castello di Hyrule, e rimasto nascosto fino a questo momento, ora che accidentalmente è stato rievocato.
Supponendo che tale ipotesi possa veramente trovare un fondo di verità all’interno del prossimo titolo, la trama del sequel di Breath of the Wild potrebbe veramente portarci qualcosa di incredibilmente variegato e oscuro. Se Ganondorf è infatti stato in grado di causare un caos simile nel primissimo capitolo della saga per Switch, mentre il suo corpo era ancora sigillato e rinchiuso in un misterioso antro sottoterra, dopo la sua liberazione la minaccia da parte del villain per eccellenza sarà ancora più incombente e distruttiva.
Non a caso, anche l’audio che è possibile percepire all’inizio del trailer preannuncia una catastrofe imminente: se ascoltata al contrario, infatti, la traccia recita il monito accusatorio “Find the body… goodbye Link, why did you find the body?” (“Trova il corpo… addio Link, perché hai trovato il corpo?”), un solenne rimprovero che preannuncia tutto fuorché qualcosa di buono. Da lì a poco, infatti, ci è concesso vedere il castello di Hyrule smuoversi dalla terra per ascendere, in un certo senso, al cielo. Un’ascesa, ovviamente, sintomo di sventure e che reca con sé dei risvolti terribili per la fiabesca Hyrule e i suoi abitanti.
Zelda giocabile e il ritorno dei dungeon
Altre interessanti speculazioni proposte da numerosi appassionati riguardano inoltre la probabilità di avere due nuove feature inserite nel sequel di Breath of the Wild. La prima riguarderebbe la possibilità di ottenere la principessa Zelda come personaggio giocabile, accanto all’iconico eroe. Questo poiché, effettivamente, nel trailer la ragazza sembra prendere parte in prima persona alle numerose scene mostrate, e i suoi abiti fanno presagire che possa essere partita in missione insieme a Link per poterlo aiutare nel corso delle varie avventure da affrontare.
Altra introduzione ipotizzata, infine, sarebbe quella del ritorno dei dungeon, assenti nel precedente titolo debuttato su Switch. Lo stesso antro misterioso, quel tetro luogo sotterraneo nel quale si addentrano i due giovani, ricalca sensibilmente l’ambiente tipico di un dungeon, magari inserito in una miniera (vista e considerata la presenza di minerali luminescenti) o sviluppato in cunicoli che forgiano le fondamenta del castello di Hyrule, ricche di raffigurazioni pittoriche che ricalcano, in un certo senso, quelle di un edificio sacro e cerimoniale.
Ad ogni modo, pur non sapendo esattamente cosa la grande N abbia in mente di proporci con il prossimo capitolo di una delle sue serie più amate di sempre, rimane comunque sorprendente vedere quanta particolarità la compagnia abbia scelto di includere e racchiudere all’interno dell’emozionante trailer del sequel di The Legend of Zeda: Breath of the Wild. Una particolarità, questa, che se si osserva bene si mostra tanto ricca, dettagliata e fertile di spunti, ma anche così tanto propensa a nascondere ancora più indizi sul prossimo titolo di quanto non si sia riusciti a scovare.
Al momento, perciò, non ci resta che aspettare con ansia il prossimo annuncio che Nintendo dedicherà al sequel, nella speranza che nel prossimo video vorrà mostrarci qualcosa di più approfondito ed esplicativo.