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Steam: sorgono malcontenti per il nuovo sistema di recensioni

Solo qualche giorno fa, Valve, come già detto in un nostro precedente articolo, aveva introdotto alcuni cambiamenti nel sistema di recensioni di Steam, questo per evitare che gli sviluppatori ne abusassero per i loro fini. Era già infatti noto da tempo che alcuni sviluppatori disonesti, regalassero key dei propri giochi o, addirittura, pagassero alcuni utenti, con il solo scopo di ricevere recensioni positive ed incrementare quindi i propri profitti. Proprio per questo motivo Valve ha deciso di inserire, all’interno del sistema di valutazione, un’opzione che permette all’utente finale di visionare solo le recensioni dei giocatori che hanno effettivamente comprato il gioco su Steam, oscurando tutte le altre ottenute da altre fonti esterne.Steam

Se a prima vista questa possa sembrare un’opzione vincente, in realtà ha portato molto malcontento all’interno di tutta la community di sviluppatori: questo nuovo filtro va a colpire, oltre a tutti quei furbetti che, tramite sistemi illeciti cercano di ottenere un profitto, anche tutti quei programmatori onesti che non usano Steam come piattaforma principale per vendere i propri giochi.

Difatti, in questo modo, vengono penalizzate tutte quelle software house che vendono le chiavi dei propri giochi all’esterno della piattaforma Steam. Basti pensare a tutti quegli sviluppatori che, legati ad un progetto su Kickstarter, offrono le key del loro videogioco in cambio di una donazione. Vengono inoltre penalizzate anche tutte quelle software house che permettono ai giocatori di acquistare i loro titoli, non solo dai siti di key o da store diversi da Steam (come per esempio Huble Bundle) , ma anche in versione retail. Infatti, in questo modo, tutte le recensioni redatte da questi utenti sarebbero oscurate assieme a quelle che effettivamente risultano fasulle.

Rimane dunque una questione spinosa: da un parte Valve cerca di ripulire il proprio store dagli sviluppatori disonesti, dall’altra però, così facendo, va ad arrecare un danno anche a tutti i programmatori che vendono i propri giochi anche al di fuori di Steam. Rimaniamo dunque in attesa di ulteriori sviluppi sulla faccenda e, nel caso ci fossero delle novità, non mancheremo d’informarvi.

Marco Crippa
Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.

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